USB non lascia indietro nessun lavoratore. Nella Legge di Bilancio l’argomento operai agricoli sembra dimenticato. Eppure, nemmeno tre mesi fa, il ministero dichiarava a USB che c’era la volontà di far passare l’emendamento che serve a farli assumere a tempo indeterminato al Crea. Ma i vettori legislativi sono passati e di assunzione nemmeno la traccia.
È ora di dire basta. È ora di riprendere i fili che ci avevano portato a sfiorare l’impresa già nello scorso dicembre. Per questo ripartiamo.
Ripartiamo dai diritti. E il fatto che di tutti i precari anziani siano rimasti fuori proprio loro, non può essere accettato, come invece a qualcuno che gli propone il concorso da operatore.
Ripartiamo dal diritto alla stabilizzazione, consapevoli che se vinciamo anche questa battaglia consentiremo alle 66 aziende agricole del Crea di mantenere operativi i progetti di ricerca in cui sono impegnate. Quindi, sposiamo un diritto con una funzione importante. Che finora non è bastata.
Dopo tante promesse, perciò, è arrivato il momento di assumere una parte fondamentale ma invisibile del Crea. La Legge di Bilancio è in dirittura d’arrivo. Usiamola e saniamo questa situazione immorale. Assumiamo gli operai agricoli. Subito, appena approvato l’emendamento.
Per questo saremo in piazza San Bernardo, giovedi 21 ottobre dalle ore 10.00, vicino al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Saremo lì per sottolineare che non si può sopportare un’ingiustizia che emargina i lavoratori più deboli. Adesso siamo in grado di porre fine alla lunga precarietà trasformandola in lavoro vero.
Prepariamoci e facciamolo!
USB Pubblico Impiego