“No ai licenziamenti facili che il governo vuole adottare, perché non solo non garantiranno maggiori posti di lavoro ma aumenteranno i conflitti sociali con buona pace dell’auspicata stabilità. Si invece a maggiori regole per la finanza e le imprese, alla redistribuzione della ricchezza nazionale e al taglio agli sprechi.” Lo sostiene il Segretario regionale per il settore privato dell’Unione Sindacale di Base, Andrea Quaglietti, alla luce dei provvedimenti sul lavoro che dovrebbe essere adottati sulla base delle indicazioni della Banca centrale europea ( organo non eletto).
“ Ricordo che negli ultimi 20 anni si è osannata la flessibilità come metodo che avrebbe sostenuto la competitività delle aziende e quindi la loro salute economica e i posti di lavoro : sfido io qualcuno che possa dire che in due decenni questo sia avvenuto ! Al contrario le aziende, sia nel Piceno, nelle Marche che in tutta Italia hanno sfruttato le leggi esistenti per le loro strategie di riorganizzazione e per delocalizzare e andare all’estero, creando una disoccupazione di massa. E adesso ci si viene a dire che le regole per licenziamenti più facili sarebbero la soluzione per la crisi ? “. Quanto al tema delle pensioni, il segretario dell’USB sostiene che sia “assurdo far andare a riposo la gente a 70 anni, come si progetta. Questo è un modo per far pagare i conti sempre ai soliti noti, agli operai, ai precari e alle fascie deboli. Sarebbe ora invece che la classe politica e il Governo in testa si assuma le sue responsabilità, e invece di restare assente come fatto in questi anni, affronti veramente i problemi sul tappeto. Facendo pagare ai ricchi, tutelando il lavoro e le imprese che non delocalizzano, tagliando gli sprechi reali. Insomma evitando di far cadere nel baratro della povertà l’Italia intera.”
USB Lavoro Privato – Marche
Info 3494103507
Ap 31.10.11