I lavoratori, i comitati, le forze politiche, le associazioni e le istituzioni locali e regionali sono invitati a partecipare all’assemblea cittadina in programma giovedì 18 maggio alle 21 presso il Centro Giovani di Piombino.
Per il Governo e per la Regione Toscana Piombino deve essere ormai una città da sacrificare. Non solo il rigassificatore, sul quale la nostra organizzazione sindacale prosegue la sua lotta a fianco dei comitati nonostante sia stato imposto militarmente e contro la volontà di una città intera, ma è ormai chiaro ed evidente che non vi sia alcuna intenzione di dare risposta alle promesse sul rilancio sociale, economico ed occupazionale di Piombino.
Anzi, attraverso il vero e proprio ricatto delle cosiddette compensazioni e il fumoso “memorandum” di Giani il rischio è che, ancora una volta, vengano imposte nuove attività impattanti dal punto di vista ambientale che non produrranno alcun posto di lavoro e nessun ritorno economico e sociale per la città. Mentre ci sono oltre 1400 operai in cassa integrazione che aspettano subito risposte sul loro futuro.
Una volta che gli impianti ex Lucchini saranno smantellati quale sarà il futuro di quell’area? Sarà bonificata e restituita alla città? Verrà condiviso con i lavoratori e con le organizzazioni sindacali questo percorso?
Ad oggi, invece, si parla addirittura della possibilità di impiantare un polo dell’energia e dei rifiuti. Gli avvoltoi sono già sul posto per sfruttare la “fame di lavoro” del nostro territorio. La visita del presidente di Federpetroli a Piombino non è certo una casualità.
Il tempo delle promesse è finito
La prima esigenza è quella di avere risposte chiare, nette e veloci su alcuni punti:
- Il futuro dei 1400 operai ai quali nei prossimi mesi scadrà la cassa integrazione;
- Bonifiche ed eventuali progetti sulle ex aree industriali;
- Nessuna imposizione dall’alto ma condivisione con la cittadinanza;
- Rilancio economico e sociale della città a partire dal porto, sanità e alle infrastrutture.
Da questa base di partenza, l’Unione Sindacale di Base ha deciso di organizzare un momento di dibattito cittadino invitando tutti i lavoratori e le lavoratrici, i comitati, le forze politiche e le istituzioni locali e regionali e l’Autorità di Sistema Portuale.
USB Livorno e Piombino