Il Liceo Classico Pilo Albertelli di Roma è stato occupato dagli studenti, che chiedono un ritorno in aula in sicurezza, nei fatti negato dalle mancate azioni dei governi regionali e nazionali, ma anche dallo scellerato protocollo sulla sicurezza firmato da CGIL, CISL, UIL, SNALS,e ANIEF e dal mancato controllo dei sindacati firmatari su misure di sicurezza e DPI; si pensi alla vicenda delle mascherine FCA, fornite al 70% delle scuole, su cui USB dà battaglia da mesi.
Il Dirigente scolastico, professor Antonio Volpe, non si è opposto all’occupazione, sottoscrivendo un patto verbale con loro, un patto sensato, visto che la richiesta degli studenti dovrebbe essere anche quella di qualunque lavoratore della scuola, dirigenti compresi.
Poi, però, sempre lo stesso dirigente ha emanato una circolare in cui garantisce la DAD a chi non vuole partecipare all’occupazione, mettendo nei fatti gli studenti in difficoltà. Su questa scelta la CGIL ha emanato una nota sindacale, volta a sconfessare la scelta del DS, perché fuori da ogni contratto e protocollo.
Certo, è così, ma ci sono alcune cose da ricordare: in primo luogo, ci chiediamo quante teste e posizioni abbia la CGIL, che in certe regioni è pro-DAD, in certe altre è contro, firma protocolli inacettabili e poi si schiera con le occupazioni. Secondariamente, ma in modo più radicale, affermiamo che non è tramite il tentativo di mettere in difficoltà il DS dal punto di vista legale che si può combattere la sua decisione assolutamente incommentabile, perché questo può mettere i ragazzi a rischio sgombero.
La questione non è legale, non è sindacale, è politica. Gli studenti hanno diritto a una scuola sicura in presenza. E per questo obiettivo bisogna lottare, non cercare improbabili vie legali, che peraltro mettono nelle mani degli stessi adulti che non hanno avuto la forza e la dignità di costruire una scuola sicura per gli studenti, una questione così delicata.
Le occupazioni degli studenti si difendono politicamente e hanno tutta la legittimità di questo mondo, di fronte a un governo che manda lavoratori e studenti al macello. Questo lo diciamo ai ragazzi e anche ai lavoratori del Pilo Albertelli.
Aderente
alla FSM