Dai lavoratori dei sindacati di base agli insegnanti precari, dai militanti di partiti agli studenti universitari e medi, fino ai comitati territoriali e i movimenti per il diritto all'abitare.
A Roma scende in piazza il malcontento sociale contro il governo e l'austerity europea, un esercito che l'allarmismo mediatico non frena per la manifestazione NO MONTY DAY.
Un corteo pacifico che ha visto solo il lancio di uova e alcune scritte con la vernice spray contro alcune banche da parte di uno sparuto gruppetto di ragazzi.
Nonostante le previsioni metereologiche e di quanti preannunciavano degli scontri feroci, nel lungo corteo colorato 150.000 persone hanno espresso oggi a Roma il loro forte dissenso contro il "massacro sociale", contro le politiche antipopolari freddamente elaborate nelle stanze di palazzo Chigi e della BCE.
Finalmente tanta gente ha deciso di scendere di nuovo in piazza anzichè rimanere in casa inerme a guadare la tv.
USB ha contribuito in modo decisivo a questa bellissima piazza con la presenza di migliaia e migliaia di lavoratori, provenienti da tutta Italia, dall'Ilva di Taranto ai Vigili del Fuoco, dai lavoratori del commercio e della Fiat, agli esodati, ai precari della scuola, agli operatori della sanità e dei servizi pubblici, al pubblico impiego.
Riteniamo questa giornata una tappa importante da cui ripartire con forza per rimettere in moto quel conflitto sociale e sindacale necessario a fare da argine alle politiche del Governo e riconquistare quanto è stato rubato ai lavoratori.