I lavoratori della Flash srls, esasperati e delusi dalla mancanza di risposte, sono saliti questa mattina sul tetto dell'ospedale di Nola per chiedere dignità, diritti, stipendio e il reintegro dei dipendenti licenziati per rappresaglia sindacale.
L'Usb chiede che l'Anac, l'ispettorato, l'ASL e la politica tutta intervengano e mettano fine a questo appalto che produce solo disservizio ed esasperazione tra i dipendenti.
Finora tutti hanno fatto finta di non vedere il presidio di USB all’esterno dell’ospedale con il gazebo della dignità e dei diritti per rappresentare, concretamente, la solidarietà alla nostra delegata, Gina Atripaldi, licenziata ingiustamente dalla Flash Srls.
Una vertenza importante perché mette in luce l’intrigata rete di affari, di lavoro nero e di illegalità che prospera nel mondo degli appalti e dell’esternalizzazioni dei servizi pubblici. Una battaglia sindacale in cui Gina e le sue colleghe sono state fortemente impegnate e che oggi pagano con un costo enorme.