Oggi presidio di lotta e di solidarietà davanti all’Holiday Inn di Nola organizzato dall’Unione Sindacale di Base, per chiedere il reintegro immediato sul posto di lavoro delle 5 operaie addette al servizio di pulizia ai piani e discriminate per rappresaglia dopo aver esercitato il diritto allo sciopero lo scorso 7 Marzo.
Queste lavoratrici hanno scioperato per ottenere il pagamento delle retribuzioni che l’azienda non corrispondeva da mesi e durante lo sciopero hanno appreso informalmente che l’azienda di cui erano dipendenti era uscita dall’appalto e ne era subentrata un’altra. La Top Cleaning inoltre non ha comunicato all’azienda subentrante i nominativi di queste lavoratrici, la cui colpa evidentemente è stata quella di scioperare per ottenere le sacrosante retribuzioni spettanti, e la nuova azienda non le ha assunte.
Il sistema degli appalti continua a mietere vittime tra i lavoratori dei settori interessati con riduzioni orarie, perdite salariali, peggiori condizioni di lavoro e di vita.
La catena di alberghi Holiday Inn è direttamente responsabile di quanto accaduto, avendo prima esternalizzato questi servizi a società quantomeno discutibili e poi non intervenendo affinché l’azienda subentrante rilevasse tutto il personale occupato nell’appalto.
Al grido di << Siamo marea che non si fermerà, ridateci il lavoro, la nostra dignità>> i manifestanti USB, presente la Federazione del Sociale, dal parcheggio del centro commerciale Vulcano Buono sono arrivati in corteo davanti all’ingresso dell’albergo dove ad attenderli c’era un nutrito cordone di forze dell’ordine in tenuta antisommossa.
I dirigenti sindacali dell’Unione Sindacale di Base hanno chiesto il rispetto degli impegni che erano stati inizialmente assunti a garanzia della continuità lavorativa delle cinque operaie ed in tal senso hanno richiesto l’intervento dell’amministratore della struttura.
Due delle cinque addette alle pulizie, a causa del forte disagio psicofisico accumulato in questi giorni, sono state colpite da malore e costrette a ricorrere alle cure del personale del 118 intervenuto sul posto. Il presidio è stato poi sciolto a seguito della formalizzazione di un prossimo incontro che si terrà nei prossimi giorni.