Grande partecipazione del personale giudiziario allo sciopero nazionale proclamato oggi dalla RDB/USB P.I. Giustizia.
In molte sedi (Roma, Catania, Palermo, Torino, Nuoro, Viareggio, Lodi, Perugia, ecc.) si sono tenuti presidi sindacali, dove la folta presenza di centinaia di lavoratori ha lamentato a gran voce la totale assenza dell’Amministrazione Centrale e la scarsa sensibilità di tutto il mondo politico sulle gravi condizioni di lavoro del personale giudiziario.
Nel corso dello sciopero, i lavoratori, con indosso l’adesivo “Non è questa la giustizia che vogliamo”, hanno svolto un’opera di sensibilizzazione e coinvolgimento degli utenti sui problemi della Giustizia. Una Giustizia che, al pari di altri importanti settori della P.A., subisce le scellerate scelte di un Governo che riduce gli organici, blocca le assunzioni ed il turn-over, impoverisce i salari dei dipendenti e ne mortifica l’esperienza professionale.
A Roma, circa un migliaio di lavoratori ha “invaso” il piazzale antistante l’ingresso del Tribunale Civile, lanciando slogan ed accuse contro i responsabili, politici ed amministrativi, del profondo degrado del sistema giudiziario.
La RdB/USB P.I. invita tutto il personale giudiziario a proseguire nelle azioni di protesta e nell’astensione dalle prestazioni di lavoro straordinario, proclamata dal 15 novembre al 14 dicembre 2010.
In assenza di concrete determinazioni da assumere in sede politica a sostegno del personale amministrativo dell’organizzazione giudiziaria, la RdB/USB P.I. promuoverà inoltre tutte le necessarie e conseguenti iniziative di lotta a tutela della dignità, dei diritti e del salario.
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