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Non si può morire sul lavoro: presidio USB a Marano Vicentino per Marco, fulminato a 26 anni

Nazionale,

Venerdì 19 ottobre, ore 17,30 presidio USB a Marano Vicentino in via Roma 44, sul luogo dove è stato folgorato Marco Camposilvan, un giovane operaio di 26 anni residente a Valli del Pasubio che mercoledì pomeriggio è rimasto fulminato mentre stava lavorando per conto della ditta ITEL di Marano.


Il giovane stava operando su una piattaforma aerea all'interno di una gru mobile quando, per cause in corso di accertamento, il cestello ha urtato i fili elettrici. In una frazione di secondo ventimila volt hanno provocato una fiammata che ha avvolto l'operaio. Camposilvan è rimasto esanime a circa otto metri d'altezza per diversi minuti. Solo i vigili del fuoco del distaccamento di Schio, giunti con due mezzi, sono riusciti a raggiungere Marco, che è stato caricato su un’eliambulanza e trasportato all’ospedale Borgo Trento di Verona, dove ieri mattina è deceduto a causa delle gravissime ustioni.


Vogliamo subito esprimere il profondo dolore di USB ed essere vicini alla madre e alla sorella (il padre era deceduto un anno fa).
Il nostro dolore è rabbia perché in nome del profitto, si lavora in fretta, si taglia sulla sicurezza, con il risultato che le vite dei lavoratori non hanno valore.


Rabbia che diventa lotta contro un sistema che produce leggi, tavoli, convegni, ma che comunque non mette il diritto alla vita, il diritto di tornare a casa dopo il lavoro sani e rispettati.

2018--MARCO CAMPOSILVAN 26 ANNI
2012- RAFFAELE SORGATO 26 ANNI


Dolore , rabbia, lotta che abbiamo vissuto in prima persona sei anni fa.
La morte di Marco ci rimanda alla morte di Raffaele.
Raffaele schiacciato da un camion della raccolta rifiuti mentre lavorava alla ex Greta.


Marco e Raffaele, due giovani lavoratori entrambi di Valli del Pasubio uccisi dal profitto.


Il Veneto è la regione che tanto decanta l'etica del lavoro ed è quella che paga il prezzo più alto di morti in Italia. Di questo primato ne facciamo volentieri a meno. Mobilitiamoci per impedire gli omicidi sul lavoro.


USB Vicenza