Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Telecomunicazioni

Nonostante il silenzio stampa e la contrarietà delle forze politiche, il 22 giugno si sciopera in tutto il paese e si manifesta nelle strade e nelle piazze di Roma e Milano

Nazionale,

La cappa mediatica che avvolge il 22 giugno, giornata di sciopero generale indetto dal sindacalismo conflittuale, di base ed indipendente, non riuscirà a nascondere la risposta dei lavoratori alle bugie e alle misure inique e antipopolari della Fornero e di Monti, alla complicità di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, all'appoggio incondizionato ed acritico di quasi tutti i partiti italiani ed anche alla latitanza o all'indifferenza di quei neonati movimenti che non si pronunciano sullo sciopero e pensano soltanto a quanti voti prenderanno nelle prossime elezioni.

 

USB rivolge un appello a tutte le lavoratrici ed i lavoratori, ai precari, ai disoccupati, agli studenti e ai pensionati a partecipare allo sciopero generale e alla giornata di mobilitazione del 22 giugno.

 

L'invito alla partecipazione è esteso chiaramente a tutti i movimenti, alle forze sociali, a quelle sindacali conflittuali e alle formazioni politiche che in questi mesi nel paese hanno costruito opposizione nei confronti delle misure antipopolari messe in atto dal Governo Monti, dalla Controriforma delle pensioni a quella del lavoro, dall'aumento delle tasse all'attacco ai salari e allo stato sociale.

 

I segnali che arrivano in queste ore da tutto il paese confermano che lo sciopero è fatto proprio da ampi settori che che vanno oltre la rappresentanza del sindacalismo di base che lo ha indetto e coinvolgono lavoratori, rappresentanti sindacali ed RSU anche della Cgil e della Fiom.

 

 

La pluralità di soggetti che partecipano alla mobilitazione ed anche le diversità di posizioni esistenti, devono arricchire le mobilitazioni di questi giorni e rendere possibile una forte risposta a chi crede di poter imporre a colpi di decreto e di fiducia in parlamento la trasformazione sostanziale dei principi costituzionali del nostro paese e la soppressione delle conquiste del mondo del lavoro.

 

 

L'appuntamento è quindi per il 22 giugno: scioperiamo e partecipiamo alle due manifestazioni previste con partenza alle 9.30 da Piazza della Repubblica a Roma e da Largo Cairoli a Milano.

 

 

In queste ultime ore prima dello sciopero generale del 22 giugno dobbiamo tutti essere soggetti attivi per sopperire alla mancanza di informazione corretta, al silenzio che partiti, istituzioni, confindustria e Cgil, Cisl e Uil stanno cercando di cucire intorno alla giornata di mobilitazione del 22 giugno.

 


E' indispensabile farsi “megafono” e portatori di informazione, parlare con la gente, con i lavoratori, i pensionati, i disoccupati, gli studenti e condividere con loro la necessità di scioperare e di essere in piazza per dimostrare che in questo paese esiste una opposizione reale al governo delle banche e che è possibile e doveroso dire NO all'attacco pesantissimo che si sta portando al lavoro, ai diritti e alla democrazia.