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NOTA A VERBALE IPOTESI DI ACCORDO INTEGRATIVO NAZIONALE CONCERNENTE LA DISCIPLINA DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA

Nazionale,

 

Sono dovuti passare trent’anni, per vedere attuata una norma già presente nel D.Lgs. 626/94. Nonostante questo enorme lasso di tempo, l’amministrazione nel giro di pochi mesi vuole chiudere in fretta e furia la partita sui RLS (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza).

Purtroppo la proposta dell’amministrazione non ci soddisfa, proprio nell’ultima stesura, il testo già carente di per se, ma a nostro avviso ancora votabile, viene ulteriormente peggiorato.

In particolare la disponibilità del mezzo di servizio, subordinato alle esigenze di soccorso, farà si che quest’ultimo sarà sovente indisponibile, rallentando e ostacolando di fatto l’attività del Rappresentante; ma cosa ancora più grave, è il nulla osta datoriale, indispensabile affinché il Rls possa accedere ai luoghi di lavoro.

Questo insieme al mancato accoglimento del secondo rappresentante nelle sedi fino a 200 unità (creando così le condizioni, in caso di impedimento dell’unico RLS, della non partecipazione della rappresentanza dei lavoratori sugli aspetti della sicurezza sul lavoro), e del mancato inserimento del Rls come membro della commissione mensa, fanno il quadro di un provvedimento che con tutta evidenza, nasce per sanare una mancato adeguamento di Legge, ma nella volontà di limitare e/o possibilmente impedire la partecipazione dei lavoratori alle attività legate alla sicurezza e all’igiene nei luoghi di lavoro. Tutto ciò dimostra, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che l’atteggiamento dell’amministrazione non sia nell’ottica di una generale sensibilità sulla sicurezza del lavoro ma piuttosto al rispetto formale di obblighi legislativi.

Insomma questo provvedimento insieme al D.M. 21 agosto 2019 n.127, da noi fortemente osteggiato proprio per la sua natura “depenalizzante”, è l’ennesima occasione persa per cercare di rimettere al centro del discorso il lavoratore, la sua sicurezza e salute, così come invece sarebbe previsto dalla volontà del Legislatore parlamentare.

 

PQM

 

USB, NON firmerà l’accordo.