Alle Segreterie nazionali INPS di CISL-CGIL-UIL-CONFSAL UNSA-FLP-CONFINTESA
Gentili colleghi,
l’attuale situazione interna a nostro parere è particolarmente grave e necessita del massimo di unità sindacale possibile per fronteggiarla in modo adeguato.
La privatizzazione dell’informatica e lo smantellamento della direzione centrale informatica e innovazione con l’ingresso dell’INPS nella società 3-I SpA e la dislocazione del personale informatico presso le direzioni centrali, la mancanza di un piano straordinario di assunzioni che assicuri il riequilibrio della forza almeno con il fabbisogno teorico, l’utilizzo delle schede di valutazione individuale che mortifica i lavoratori dell’ente, i ritardi nell’emanazione delle procedure per i passaggi economici all’interno delle aree A-B-C, la necessità di definire al più presto le nuove famiglie professionali per arrivare all’applicazione del sistema di classificazione previsto dall’attuale contratto collettivo, l’obbligo morale nei confronti dei mansionisti delle aree A e B di favorire entro il 2024 il loro passaggio all’area superiore con procedure semplificate in deroga al possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno, il fallimento del reassessment organizzativo e la necessità di rivedere l’organizzazione del lavoro per raggiungere, anche attraverso una formazione adeguata, una conoscenza diffusa dei processi lavorativi, sono tutti argomenti che vanno affrontati con il massimo della coesione e con grande determinazione.
Superata la fase elettorale riguardante il rinnovo delle RSU, che ha visto le organizzazioni sindacali dell’Istituto competere per ottenere il miglior risultato possibile, vi chiediamo di costruire insieme le necessarie iniziative per:
- Contrastare la privatizzazione dell’informatica;
- Ottenere un piano straordinario di assunzioni;
- Modificare lo strumento di valutazione del personale;
- Assicurare i passaggi economici all’interno delle aree prima dell’applicazione del nuovo sistema di classificazione;
- Ottenere l’inquadramento all’area superiore di tutti i lavoratori attualmente inseriti nelle aree A e B;
- Rivedere il modello di organizzazione del lavoro;
- Garantire una gestione del lavoro agile che coniughi effettivamente attività lavorativa ed esigenze del lavoratore, con regole non interpretabili da parte della dirigenza.
Se condividete questi obiettivi, se siete disposti a costruire un unico fronte sindacale, se ritenete che si debba arrivare fino allo sciopero per obbligare la controparte a rivedere scelte che stanno penalizzando il ruolo e la funzionalità dell’Istituto, mostrate anche in modo formale, trasparente, di fronte alle lavoratrici e ai lavoratori dell’INPS che c’è la volontà di perseguire quegli obiettivi anche con comuni iniziative di mobilitazione.
Attendiamo una vostra gradita risposta, anche se negativa.
Cordiali saluti.
Roma, 6 ottobre 2022 p. USB Pubblico Impiego INPS
Sergio Noferi