E’ ufficiale con l’approvazione della legge di conversione del decreto Sostegni ter, la proroga al 31 ottobre dei contratti cococo stipulati con il personale sanitario, durante la fase emergenziale che volge ormai al termine.
Altri sette mesi di cococo quindi, una formula contrattuale a zero diritti e zero garanzie, della quale USB PI INAIL ha fin dall’inizio di questa vicenda sottolineato gli aspetti critici, intervenendo spesso e con successo sul territorio a difesa dei colleghi Cococo, non sempre trattati equamente, per usare un eufemismo, dai rispettivi dirigenti.
Dal 1 novembre si potrà poi dare luogo alla attivazione dei contratti a tempo determinato, per 36 mesi. Una forma contrattuale precaria ma che quanto meno riconduce il rapporto nella sua naturale forma di rapporto di lavoro subordinato con tutti i diritti e le garanzie ad esso connessi (diritto alle ferie, ai permessi, alla retribuzione della malattia, alla maternità) e che rappresenta un passo fondamentale per la definitiva stabilizzazione.
USB PI INAIL – come ha sempre fatto da due anni a questa parte vigilerà innanzitutto perché la procedura comparativa riguardante l’attivazione dei contratti tenga in debito conto l’esperienza maturata nell’istituto da parte dei colleghi che fanno oramai parte integrante ed importante della organizzazione del lavoro nelle Sedi territoriali.
USB PI INAIL
Roma 25 marzo 2022