Invece di varare piani seri di sostegno alle famiglie, invece di varare un piano per il diritto alla casa di tutti, che fa la giunta comunale di Novara? Con pieno stile aderente al “libero” mercato, emana a sua volta degli sfratti ricacciando alcuni nella condizione di senzatetto, attaccando così anche la loro dignità ed operando al contempo in maniera discriminante.
E’ il caso dei singoli maschi dell’ex villaggio TAV i quali, colpevoli di essere “poveri”, possono tranquillamente vivere senza l’ausilio di un tetto, ovvero togliendogli la stanzetta che permetteva loro di andare e venire a piacimento e di avere una vita sociale mediata da uno spazio, pur piccolo, completamente autogestito.
Dove sono finite le belle intenzioni sui percorsi di auto valorizzazione e sul recupero? Dove sono finiti i percorsi d’uscita verso soluzioni abitative definitive?
Quello che risulta in concreto sono le lettere di sfratto che i singoli si sono visti recapitare a fine agosto con tanto di minacce di addebito di spese.
La giunta ha deliberato di assegnare lo spazio del villaggio solo alle famiglie con minori, ponendo così le condizioni per una lotta tra famiglie e singoli, insomma una guerra tra poveri.
Il “tampone” è fragile dal momento che sia quantitativamente che qualitativamente lo spazio è quello che è per stanze originariamente concepite per dei lavoratori della TAV TO-MI in transito per Novara e non basta un ulteriore gioco di prestigio da stregoni per trasformarle. E’ evidente l’assenza di un piano che porti alla soluzione più logica per delle famiglie con minori, ovvero una casa vera.
Assistiamo intanto ad operazioni stregonesche di “immagine”, adunate ed incontri ludici, ma la sostanza delle politiche popolari a favore di tutti i cittadini, soprattutto i più sfortunati, non si vedono.
Ovvio che la USB sia al fianco di coloro che subiscono gli effetti della crisi e che insieme ad essi conduca la battaglia contro questa ennesima trovata da prestigiatori della domenica che non solo non risolve il problema, ma anzi ne genera di nuovi.
BASTA GENTE SENZA CASA E CASE SENZA GENTE,
PER UN BLOCCO IMMEDIATO DEGLI SFRATTI.
RIAPPROPRIAZIONE DEGLI SPAZI DISMESSI E DELLE CASE MURATE E SFITTE E
RIQUALIFICAZIONE DELLE AREE CON SOLUZIONI AUTOGESTITE DA E PER TUTTI
Organizziamoci verso il 19 ottobre, giorno in cui i movimenti di lotta per la casa, le realtà in difesa del territorio, il sindacalismo di base daranno vita ad una sollevazione generale, dopo lo SCIOPERO GENERALE indetto per il 18 ottobre con manifestazione nazionale a Roma.
USB Novara Comitato No sfratto Novara