USI RDB CHIEDE RIAPERTURA TAVOLO TECNICO CON IL MINISTERO
L’Istituto Superiore di Sanità, organo tecnico del Servizio Sanitario Nazionale, sta attivamente partecipando all’emergenza derivata dalla possibile pandemia influenzale con origine suina. Un terzo del personale dell’ISS è composto da precari storici, caratterizzati da alta professionalità.
“Le situazioni di emergenza sanitaria dimostrano ogni volta l’alta professionalità espressa dai lavoratori dell’Istituto Superiore di Sanità, fra i quali ben 800 sono precari”, dichiara Claudio Argentini della Segreteria Nazionale USI RdB Ricerca. Questi sono i lavoratori che il Ministro Brunetta tenta di nascondere, ma che invece sono ben presenti nel Pubblico Impiego, in particolare negli Enti di Ricerca, e necessari alla collettività. La struttura che sta rispondendo così adeguatamente all’emergenza è infatti costituita da 5 precari atipici, con varie forme contrattuali, e da 2 ex precarie, assunte dopo 15 anni solo nel 2008 con le stabilizzazioni”.
“Questo ennesimo esempio dimostra che bisogna continuare con le stabilizzazioni dei precari - prosegue Argentini - senza utilizzare forme concorsuali clientelari, ma valutando le attività e la professionalità che i lavoratori hanno espresso in tutti questi anni. Dall’inizio del 2009 l’USI RdB Ricerca ha iniziato con il sottosegretario Fazio l’analisi del precariato ISS, proponendo soluzioni per mantenere in servizio questo patrimonio di alte professionalità. Con l’avvicinarsi del 30 giugno rischiamo di perdere molti di questi lavoratori a causa della legge 133 e chiediamo pertanto al Ministero di riaprire immediatamente le trattative”, conclude Argentini.
Roma, 5 maggio 2009