Ieri mattina a Roma i movimenti per il diritto all’abitare hanno dato vita a nuove iniziative di riappropriazione, ponendo alla nuova amministrazione l’urgenza di intervenire sulle politiche abitative e urbanistiche, a partire da una moratoria generalizzata degli sfratti e degli sgomberi.Tra gli obiettivi, alcuni dei quali presidiati militarmente, un edificio a Torre Maura dove gli sgomberati di Tor Tre Teste del 2 maggio hanno resistito per oltre un’ora all’intervento di centinaia di uomini in divisa arrivati sul posto con più di 15 blindati e mezzi ariete.
I/le 250 sgomberati/e hanno poi raggiunto piazza SS. Apostoli dove si è tenuto dal primo pomeriggio un presidio per il blocco degli sfratti e contro gli sgomberi dopo una conferenza stampa che ha voluto chiamare in causa anche il Prefetto.
Nel tardo pomeriggio l’incontro con il neo assessore comunale alla casa Daniele Ozzimo, al quale i movimenti hanno chiesto di farsi carico dei nuclei sgomberati poche ore prima a Torre Maura, di predisporre con il Sindaco una tregua estiva per sfratti e sgomberi, di avviare procedure urgenti con l’assessore regionale alla casa Refrigeri che sta predisponendo un piano straordinario per affrontare l’emergenza abitativa esistente.
In un comunicato stampa successivo all’incontro con i movimenti, l’assessore Ozzimo ha riconosciuto la priorità del tema casa e ha ribadito che non è una questione di ordine pubblico ma sociale. Si è impegnato poi ad affrontare con il sindaco Marino la definizione di un momento di confronto con i movimenti entro la prossima settimana.Intanto resistono ancora le occupazioni di Spinaceto, Tirburtina e Primavalle, dove è stato occupato uno stabile vuoto dell’Enasarco.Lunedì 1 luglio la mobilitazione per dare il benvenuto alla nuova giunta e al sindaco, al quale chiederemo la moratoria generalizzata degli sfratti e degli sgomberi.
Appuntamento ore 15 al Colosseo per raggiungere in corteo piazza del Campidoglio