Lavoratori,
nella giornata di ieri abbiamo partecipato all’incontro riguardante la presentazione del nuovo modello di soccorso, da applicare come linea guida generale, presentato dalla componente tecnica centrale a fronte di uno studio/analisi sull’effettivo stato del CNVVF e la relativa proiezione nel futuro.
All’interno di questo protocollo si analizza di fatto lo stato di effettiva salute delle varie componenti tecniche sia specialistiche che specializzate; sia vecchie che nuove; si analizza lo stato di salute delle varie sedi sia centrali che distaccate esaminandone l’eventuale stato di efficienza e si proietta l’eventuale rinforzo o ottimizzazione tenendo presente la linea politica centrale del risparmio e dell’ottimizzazione delle risorse disponibili.
IN POCHE SEMPLICI PAROLE SI PRECARIZZA IL SOCCORSO!!!
Se infatti si legge attentamente il contenuto del documento, ci si accorge che lo studio fatto ha come finalità quella di arginare la tanto “sbandierata crisi” cercando di mantenere gli standard di capillarizzazione e presenza sul territorio. Se ricordate bene un anno fa il ministro del tempo ci presentava di fatto il documento sulla “spending review” dove in poche semplici parole c’era scritto di tagliare tutto ma di mantenere lo stato di presenza effettivo sul territorio. E quando è il mercato a dettare le regole, diviene legittimo ogni mossa che economizzi tutto, anche il servizio di salvaguardia alla cittadinanza.
Quindi nella sua aspettativa il documento centra l’obbiettivo in pieno, infatti la compagine “volontaria/precaria” prende il reale soppravvento e si impossessa della macchina del soccorso sia direttamente grazie ai numeri effettivi presenti al nostro interno sia indirettamente attraverso le strutture di protezione civile e private che possono a bassissimo prezzo essere concorrenziali nei nostri confronti.
Il sistema di soccorso divine di fatto un impianto “a campanella” cioè se la campana si accende e suona appare per incanto la squadra di soccorritori se invece non suona la presenza sparisce portandosi con se costi di gestione per l’attesa; quindi il risparmi è garantito.
Poi grazie al documento ed in linea con il risparmio gestionale poiché di notte si lavora molto meno che di giorno, non importa che tipo di intervento si faccia, alcune realtà presidiali (il nuovo termine a ribasso per le nostre sedi è PRESIDIO da oggi) benché permanenti possono effettivamente chiudere e così recuperiamo più unità di giorno (modifica dell’orario di lavoro) quando gli interventi numericamente sono più consistenti. Naturalmente non ci dimentichiamo che in funzione di questo studio che tiene conto nel tempo, aggiornandosi periodicamente, escluse le “Macro Aree” tutto può essere rivalutato in funzione della sua effettiva utilità con il conseguente spostamento della unità nella o nelle zone più impegnate dagli interventi.
RISULTATO FINALE:
tutto è in effettiva economia e il CNVVF è di fatto molto più presente di oggi sul territorio.
PICCOLO EFFETTO COLLATERALE:
il personale verrà spostato in base all’effettiva esigenza NAZIONALE, i presidi saranno attivati o disattivati in riferimento agli interventi, l’orario di lavoro può modificarsi se le esigenze di risparmio lo esigono, il soccorso perde di effettiva professionalità.
LAVORATORI AVETE COMPRESO??? AVETE QUALCHE DUBBIO???
QUESTO CHE VI ABBIAMO DESCRITTO NON E’ UN RACCONTO!!!
DIMENTICATEVI I VOSTRI DIRITTI E LE VOSTRE CERTEZZE PERCHE’ QUESTO E’ QUELLO CHE STA GIA’ SUCCEDENDO GRAZIE ALLA RIFORMA DELLA L.252
APRITE GLI OCCHI…SVEGLIAAAAAAAAAAAA