Durante la lunga ed annosa campagna elettorale sia il PD che il PDL si erano sbilanciati nei confronti dei Vigili del Fuoco, promettendo in caso di vittoria interventi per il risanamento ed il miglioramento delle dotazioni del Corpo.
Il risultato delle elezioni e’ stato, ed e’ rimasto a lungo, sotto gli occhi di tutti……!
Dopo il grande teatrino a cui tutti gli Italiani hanno assistito, finalmente si sono decisi a formare un Governo, che di fatto ha mandato al timone del Paese entrambi gli schieramenti; con il Primo Ministro Letta, ed il vice Alfano, a cui e’ stato assegnato anche il Dicastero dell’Interno.
Onestamente credo che sia veramente difficile poter fare meno di quanto e’ stato fatto per la nostra categoria nell’intero periodo del precedente Ministro; basti pensare alla riunione “di commiato” con le Organizzazioni Sindacali del Corpo, in cui e’ stato veramente emblematico l’atteggiamento di una persona che non capiva i motivi del sentore avuto riguardo al malessere della categoria.
Non mi sembra servano ulteriori commenti per descrivere la situazione di empasse in cui siamo stati proiettati, e di cui a breve non si vedono sviluppi positivi; anzi sembra che gli intenti siano quelli di un depauperamento ulteriore dei presidi e della componente “permanente”.
Considerato il grave momento che attraversiamo, visto il modo in cui i politici si sono sbilanciati in campagna elettorale, mettendolo addirittura per scritto, e’ giunto il tempo per iniziare un serio, unanime, condiviso pressing per riaffermare il ruolo che rivestiamo nel Soccorso Tecnico Urgente in una nuova e moderna Protezione Civile.
Non possiamo continuare ad assistere alla demolizione del Corpo; non e’ giusto far passare il messaggio che il nostro e’ un lavoro quotidiano semplice, fattibile a buon mercato da tutti, di routine, facilmente sostituibile all’occorrenza da altre categorie di lavoratori ed istituzioni.
Il Pompiere rischia la vita……!!!
Altro che bei discorsi, pacche sulle spalle e gratificazioni morali da parte della società civile!
Il nostro percorso deve necessariamente partire dal riconoscimento della specificità del nostro lavoro; dalla comprensione Politica dell’usura a cui siamo sottoposti; dall’enorme quantità di stress da lavoro correlato che sopportiamo negli interventi di soccorso; dalle innumerevoli variabili delle condizioni in cui siamo chiamati ad operare, sia fisiche, climatiche, psicologiche, sia orografiche.
“Il pericolo e’ il nostro mestiere….?” …..Spesso direi di sì!
Non si può continuare a non vedere tutte queste incongruenze nei nostri confronti; siamo investiti da tutta una serie di responsabilità, ricopriamo molteplici figure giuridiche, siamo sempre presenti su tutti i teatri di Emergenza e Soccorso, ma di noi nelle stanze che contano non si ricorda mai nessuno….!
Cerchiamo di far partire un iter comune Parlamentare e Politico per collocare i vigili del fuoco fuori dal ministero dell’int(f)erno che sta dimostrandosi una scelta fallimentare di tutte le altre ooss, per poter arrivare in tempi ragionevoli all’equiparazione con gli altri Corpi dello Stato; per poter pensare a quei contratti di cui si e’ ormai persa ogni traccia; per chiedere assunzioni di personale fresco e giovane da impiegare sulle partenze; per garantire passaggi di qualifica certi, celeri, equi per tutti gli operativi; per investire in formazione, addestramento continuo, riqualificazione professionale a tutti i livelli ed a tutte le varie branche del Corpo Nazionale.
E’ necessario investire “culturalmente” sulle squadre di soccorso, sulle partenze ordinarie, ma soprattutto sui Capo Squadra, sulle loro attribuzioni, sulla qualità della loro risposta in primis ai componenti stessi della “partenza”, e di conseguenza al servizio del cittadino; non si puo’ pensare di poter abbandonare a se stesse figure fondamentali per il Soccorso Tecnico Urgente.
Prevedere percorsi simili alle altre professionalità in divisa del Nostro Paese, con remunerazioni uguali, identiche possibilità di carriera, stesso peso nel panorama della moderna società civile; pensare il Corpo non come avulso dai contesti della Pubblica Amministrazione e dei vari Comparti, ma come realtà specifica, unica, insostituibile per le sue eccellenze da impiegare come “problem solving”, sia tecniche che manuali.
Ricordiamo alla politica che questa e’ l’Italia vera, onesta, pulita, al servizio totale ed incondizionato!
I recenti fatti avvenuti sul territorio Nazionale, le calamità continue, la generosità, l’abnegazione e l’impegno profusi, i tanti infortuni, spesso gravi ed alcune volte purtroppo letali, siano da monito e da stimolo per una revisione totale della situazione, delle leggi, e della inclinazione di Governo che troppo a lungo e’ rimasta sorda e cieca ai bisogni del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, mettendo a rischio alla fine la stessa salvaguardia del cittadino.
Auguriamoci ed impegnamoci in una azione concreta comune per giungere a quei risultati agognati e sperati da tutti per il miglioramento delle condizioni generali del Corpo e della Società.
Fabio Ulivelli