Il Gruppo Odorisio, centennale marchio della capitale nelle innovazioni tecnologiche e creative dei materiali d'arredo, compie una vera e propria immotivata rappresaglia ai danni di Daniela, consegnandole una lettera di LICENZIAMENTO.
La risposta dei lavoratori alla rappresaglia aziendale è immediata e compatta, già da lunedì i lavoratori in sciopero presidieranno il piazzale della Odorisio S.p.a. e chiederanno con fermezza il ritiro della procedura di licenziamento.
Alla vigilia dell'incontro tra il gruppo Odorisio e l'USB Commercio, per valutare l'applicazione del Contratto Integrativo Aziendale firmato nel mese di aprile, i lavoratori apprendono di questo assurdo e immotivato licenziamento sparato nel mucchio e senza aver preventivamente valutato e concordato possibili soluzioni alternative che evitassero il dramma di una famiglia.
Mentre alla Odorisio molte donne richiedono il part-time per gestire i propri tempi di vita e di cura della famiglia e l'Azienda lo nega puntualmente, Daniela viene licenziata a causa della crisi. Le misure concordate con la nostra O.S., che prevedono un contenimento dei costi aziendali a costo zero per i lavoratori, non sembrano bastare a chi pensa di "ristrutturare" la propria attività a "colpi di piccone", impattando con violenza sulle famiglie di chi ha concorso a fare di Odorisio una delle aziende leader del settore nella capitale.
I lavoratori non accettano questo attacco veemente e già da lunedì risponderanno No ai piani di contenimento dei costi che con la scusa della crisi colpiscono sempre e solo chi vive di salario. USB sarà accanto a queste donne e questi uomini in solidarietà a Daniela, a salvaguardia delle condizioni di lavoro, di vita e di salario e per rimettere al centro i lavoratori e la loro dignità.