OLTRE IL CONTRATTO
Come é ormai noto, lo scorso 10 aprile le RdB/CUB hanno deciso di apporre la firma al Contratto Nazionale delle Agenzie Fiscali.
La firma tecnica a questo contratto, che abbiamo contestato violentemente negli ultimi mesi, provando con forza, ma senza successo, a farlo modificare e che è stato voluto, non dimentichiamolo, solo dalla triplice (cgilcsileuil), non incide assolutamente nel giudizio che ne diamo: pessimo e pericoloso era prima, pessimo e pericoloso resta anche dopo la firma.
Solo persone davvero assai distratte o in perfetta malafede, potrebbero pensare che la nostra firma possa celare una condivisione; lo conferma non solo la storia delle RdB, ma anche quello che il nostro sindacato è riuscito a mettere in piedi in questi ultimi mesi: mobilitazioni, assemblee, referendum, sciopero.
Alcune sigle hanno deciso di non firmare quella sera del 10 per poi firmare magari in un secondo momento, come ha fatto l'Ugl confederazione a cui la Flp é affiliata (posizione legittima, per carità, ma senza assurdi atteggiamenti di ritrovata purezza), noi, invece, abbiamo deciso di prendere atto della sconfitta in questa battaglia e di attrezzarci da subito per le altre che verranno.
Per farlo c'era bisogno di poter stare ai tavoli delle trattative cosa che, a causa di una norma assurda e antidemocratica, non é concessa a chi non sottoscrive i contratti.
Chi non firma, dunque, è fuori.
Siamo contenti che anche altri si siano finalmente accorti del grave problema della democrazia sindacale posto in essere da norme come queste e contro le quali le RdB/CUB combattono da anni in perfetta solitudine.
Le battaglie che però avremo davanti già nelle prossime settimane, rendevano e rendono fondamentale la presenza di RdB ai tavoli di contrattazione: non è immaginabile lasciare che sindacati così sordi ai bisogni reali dei lavoratori possano presentarsi incontrastati alla trattative.
L'imminente discussione sulla “Convenzioni”, ad esempio, riporta alla luce la questione del “comma 165”.
Un anno fa le RdB hanno raccolto 16.500 firme per dare una certezza all'erogazione di quelle somme e per provare a stabilizzarne una parte da destinare ad ulteriori progressioni economiche e ai passaggi tra le aree.
Bene, ora é arrivato il momento di rovesciare quelle 16.500 firme sul tavolo delle trattative, ma per poterlo fare a quel tavolo bisogna esserci.
Ecco perché, ingoiando il rospo di una sconfitta che non ci piace, abbiamo preso atto che la partita sul contratto é chiusa e abbiamo deciso di riproporre il problema salariale, a partire proprio dal comma 165.
Le strumentalizzazioni e le bassezze che altri hanno provato a fare non ci toccano, noi non siamo impazziti, noi stiamo solo già pensando a come continuare a rappresentare al meglio gli interessi dei lavoratori, come sempre d'altra parte.