I firmatari del contratto della mobilita', che ha già massacrato con carichi di lavoro e tagli della retribuzione i lavoratori delle attività ferroviarie, ora accusano le associazioni datoriali ASSTRA ed ANAV di rifiutare il confronto con il sindacato e, il governo, di non aver svolto alcuna mediazione per risolvere la vertenza per il rinnovo del CCNL degli autoferrotranvieri;
vogliono ora portare gli autoferrotranvieri nuovamente allo sciopero nonostante abbiano tenuto all’oscuro i lavoratori sugli argomenti che stanno trattando da mesi per legittimare obiettivi inaccettabili già sottoscritti per i lavoratori delle ferrovie e per i quali sono già proclamati scioperi articolati per i giorni 11 e 12 ottobre per il settore cargo e per i giorni 13 e 14 per il trasporto ferroviario passeggeri indetti da USB Lavoro Privato e Macchinisti Uniti (Or.S.A. Settore Macchina) .
La sottoscrizione del "CCNL della Mobilità/Area Contrattuale Attività Ferroviarie” ha portato un pesante peggioramento della normativa per il Personale Mobile, esubero del personale e mobilità, chiusura di impianti, smantellamento della cargo, aumento dell’orario di lavoro da 36 a 38 ore settimanali, revisione dell’organizzazione del lavoro, l’elevazione di tutti i limiti prestazionali, l’aumento delle notti, la riduzione dei riposi giornalieri e settimanali, gli equipaggi di Macchina e di Bordo ad Agente Solo e con Polifunzionale in Cargo, resi possibili anche di notte e su tutti i mezzi.
Le conseguenze si riverseranno in tutti i settori lavorativi ed in tutti i turni di lavoro: a giornata, rotativi e aciclici del personale mobile. L’aumento a 38 (8 ore e 40 al mese) comporterà:
per i turni a giornata unica, modifica dei turni di lavoro con l’aumento di almeno 1 rientro pomeridiano;
per i turni in seconda, modifica dei turni con allungamento della prestazione di 24 minuti, 48 per la manovra, o con l’inserimento di una prestazione aggiuntiva nel mese l’assorbimento di 1 RC al mese;
per i turni rotativi, modifica dei turni con l’inserimento di una prestazione e l’assorbimento di 1 RC al mese;
per i turni aciclici, la riduzione dei riposi giornalieri e settimanali e l’assorbimento di eventuali Intervalli.
In sostanza, sarà necessario garantire almeno 1 giornata di lavoro in più al mese, 12 in un anno. Per il personale mobile, oltre l’aumento dell’orario settimanale, sono state modificate le normative di lavoro ed aumentati tutti i limiti delle prestazioni giornaliere, che produrranno ulteriori recuperi di personale.
A regime questi contratti produrranno una notevole riduzione di posti di lavoro, quantificabili a circa diecimila unità. Se tali cifre dovessero trovare conferma, ci troveremmo in una situazione di vero allarme per tutti i ferrovieri.
Si chiamano gli autoferrotranvieri a scioperare “sorvolando” sulle motivazioni – reali e profonde – che hanno portato la categoria ad un tale sfacelo.
Infatti, non si è parlato della politica sindacale “concertativa” che da oltre 25 anni ha peggiorato condizioni di vita e di lavoro con:
la riduzione di 4 punti l'indennità di Contingenza;
l’abolizione della “scala mobile”;
gli accordi sulla Flessibilità;
la controriforma delle pensioni;
gli accordi sulla precarietà Contrattuale;
lo smantellamento del diritto di sciopero;
lo scippo del TFR
i protocolli sul welfare per aumentare l’età pensionabile e allungare la precarietà.
Per molti decenni, tutti questi passaggi sono stati “concertati” sui tavoli di trattativa, da CGIL-CISL-UIL con i padroni, e i vari governi che si sono succeduti, di qualsiasi colore politico, pur non essendo mai condivisi dai lavoratori che hanno invece dovuto subire: la perdita dei diritti contrattuali acquisiti; la cancellazione della contrattazione integrativa; il peggioramento delle condizioni di lavoro; il taglio economico sui periodi malattia, l’aumento dell’orario di lavoro con perdita di salario.
U.S.B. Lavoro Privato ritiene invece indispensabile per gli autoferrotranvieri:
AUMENTI CONTRATTUALI DIGNITOSI, IN LINEA CON QUELLI EUROPEI E CON IL COSTO REALE DELLA VITA
MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO, SENZA PRECARIETA’
GARANZIE PER LA SICUREZZA E LA TUTELA DELLA SALUTE
RISPETTO DELLA DIGNITA’ DEI LAVORATORI
RIDISCUSSIONE DELLA NORMATIVA DISIPLINARE RISALENTE AL1931
RICONOSCIMENTO DI PARI DIGNITA’ E DIRITTO ALLA RAPPRESENTANZA PER TUTTE LE OO.SS.
U.S.B. è convinta che tutte queste considerazioni, non siano sfuggite a quel 50 % di autoferrotranvieri che anche in molte grandi città italiane non hanno scioperato il 2 ottobre.
U.S.B. INVITA I LAVORATORI A MANIFESTARE CONTRO LE SCELTE ANTIPOPOLARI DEL GOVERNO E DEI SINDACATI COMPLICI, PARTECIPANDO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL 27 OTTOBRE A ROMA.