Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Gioacchino GIOMI
Alla Direzione Centrale dell’Emergenza
ing. Giuseppe ROMANO
Alla Direzione Centrale della Formazione
ing. Emilio OCCHIUZZI
Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott. Darko PELLOS
Oggetto: prime osservazioni bozza elisoccorso.
È doveroso prima di qualsiasi, osservazione tecnica, fare un attimo il punto della situazione. Il servizio di elisoccorso cosi come è, allo stato attuale, vede situazioni ben diverse e ben distanti da un nucleo elicotteri all’altro. Assistiamo in questo modo ad 11 realtà ben diverse che lasciano presupporre una intenzione poco chiara di voler mettere in regola il sistema!!!
Alcuni SAF 2B sono stati formati “colpevolmente dall’amministrazione” in regioni o in città talmente distanti dai nuclei elicotteri che le spese di gestione e di viaggio di questo “personale” meritano un approfondimento, visto che risultano alla scrivente situazioni di “ricatto amministrativo” derivate da obblighi che passano come “concessioni”!!!
NELLO SPECIFICO DELLA BOZZA
1- Una contraddizione inaccettabile è vedere che gli adempimenti amministrativi si propone di svolgerli in ambito provinciale, quando con la riduzione dei centri di spesa presso le direzioni regionali “dovrebbero logicamente” essere loro stesse a gestire gli adempimenti amministrativi/gestionali, quindi diviene logico volgere tale attenzione verso chi ha il potere di spesa in modo da evitare lungaggini deleterie;
2- Credere di garantire il soccorso con sole due unità, quindi esporre i lavoratori ad un maggiore stress non dando modo agli stessi di essere sostituiti in caso di malessere o semplice affaticamento, inficia in negativo “seriamente” la sicurezza volo;
3- L’attività di soccorso ordinario, che è il punto più svilente di tutto l’impianto della bozza, dimostra come l’intento dell’amministrazione è di non voler riconoscere questa attività come nuova specializzazione;
4- L’ufficio per il coordinamento e la gestione non può e non deve decidere, su acquisti, dotazioni e adozione di nuove tecniche elisoccorso, o rivisitazione dei manuali, se non “previo” confronto con il gruppo di esperti in tecniche di elisoccorso e “dopo” adeguata sperimentazione;
5- L’operatore che perde l’operatività per motivi di salute va maggiormente tutelato e non “gettato” nel baratro del art 134;
6- La formazione deve essere totalmente ripensata, il tecnico di elisoccorso è una figura specializzata che per essere tale, deve poter accedere ad un percorso formativo completo ed in itinere (a carico dell’amministrazione);
7- Basta “Formulette” che teorizzano troppo e si discostano dalla praticità reale che questo “ruolo” impone, va ribadito che gli istruttori e gli esperti abbiano l’autonomia necessaria in modo da esprimere la loro professionalità a contributo del settore.
Altro ci riserviamo di inviare in sede di contrattazione centrale.