Da una prima veloce lettura delle sintesi degli interventi all’assemblea annuale di Confindustria del presidente Carlo Bonomi e di Mario Draghi, emerge una totale, impressionante unità di vedute e di intenti fra il capo dei padroni e il capo del governo.
Alle perentorie richieste confindustriali in tema di tasse, pensioni, concertazione e cogestione sindacale, sostegno alla crescita delle imprese da parte della pubblica amministrazione, intervento ancora maggiore del privato nella sanità, hanno fatto eco le rassicuranti parole di Draghi che, in buona sostanza, ha detto sì a tutte le richieste di Confindustria, in particolare garantendo che non ci saranno aumenti delle tasse per le imprese e che, in questa fase, “i soldi si danno, non si prendono”, ottenendo così un’ovazione dalla platea.
Presenti anche i segretari generali di cgil cisl uil, che sono stati chiamati in causa da ambedue i protagonisti della giornata, ai quali è stato proposto – o per meglio dire, intimato - un nuovo patto che garantisca sviluppo e pace sociale. A loro Bonomi ha lanciato un corposo assist sulla annosa richiesta di regolamentazione della rappresentanza sindacale, sostenendo la necessità di impedire per il futuro contratti pirata e di avere di fronte solo chi è disponibile a sposare i progetti padronali e a sostenere le loro esigenze.
In un tripudio autocelebrativo, padroni e governo hanno incensato le modalità con cui è stata affrontata la pandemia grazie alla condiscendenza e alla disponibilità sindacale, tralasciando ovviamente di dire quanti morti è costata la pretesa di non fermare le produzioni nei primi mesi del Covid-19.
Le rassicurazioni di Draghi sulla destinazione dei fondi del PNRR, la rivendicazione di una ripresa del PIL largamente superiore alle previsioni dello stesso Governo per l'anno in corso e per il prossimo, la rinnovata considerazione del ruolo e del peso di Confindustria, i continui ringraziamenti ad personam di Bonomi ai molti ministri presenti, hanno chiuso una giornata improntata a far capire a tutti che, come si diceva un volta, padroni e governo vanno a braccetto e che al banchetto sono invitati anche cgil cisl uil, ma solo se si comporteranno bene.
Unione Sindacale di Base