Ancora una volta i costi della crisi li pagano i lavoratori.
Questo, per Educatrici e Ausiliarie delle cooperative sociali, vorrà dire lo slittamento dell’ultimo aumento contrattuale del 1/3/2013 (Euro 20 al mese), se confermato, e l’incertezza, salvo smentita, circa l’erogazione dell’ERT per l’anno in corso (Elemento Retributivo Territoriale) e EGR (Elemento di Garanzia Retributiva).
Com’è possibile tutto ciò?
La risposta la trovate nel CCNL Cooperative Sociali, un contratto dove le Parti (Confcoperative, Lega delle cooperative, ecc. (padroni) e sindacati concertativi (CGIL – CISL – UIL), allo stesso tempo, firmano per miseri aumenti contrattuali e, contemporaneamente, introducono la possibilità che i miseri aumenti “slittino” a date diverse da quelle contrattuali, tutto in nome della crisi. Tutto questo senza informare i lavoratori e, naturalmente, senza informare USB che si sarebbe opposta a questo ennesimo prezzo da fare pagare ai lavoratori.
In sostanza, padroni delle cooperative e sindacati concertativi, se la suonano e se la cantano…. e i lavoratori pagano.
Per capire lo “stato dell’arte” come sindacato, abbiamo inviato una comunicazione scritta alle cooperative per conoscere le motivazioni circa l’eventuale slittamento dell’ultimo aumento contrattuale e, a conferma dello slittamento, abbiamo chiesto una data certa per il suo pagamento, inoltre abbiamo chiesto cosa hanno intenzione di fare in merito all’erogazione di altri elementi economici (vedi lettera tipo inviata in allegato).
Invertire la rotta si può, si deve per fermare la dilagante precarizzazione del lavoro.
E’ necessaria una mobilitazione generale delle educatrici e delle ausiliarie per la costruzione di un CCNL di lavoro delle Cooperative Sociali, scaduto nel 2012, che stabilisca veri aumenti economici e che dia certezza di continuità lavorativa nell’arco dell’anno.
E’ necessario aprire una forte mobilitazione dei lavoratori della categoria delle cooperative sociali per fermare la dilagante precarietà economica e di lavoro, precarietà “istituzionalizzata” attraverso un CCNL di lavoro, quello in vigore, più “sensibile” gli interessi delle cooperative rispetto ai diritti dei lavoratori.
In sostanza bisogna battere la logica concertativa che accomuna cooperative e CGIL – CISL – Uil. E riaffermare i diritti dei lavoratori.
Lo possiamo fare! La condizione essenziale è la mobilitazione e la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori.
La lettera è stata inviata alle cooperative che lavorano sull’appalto del Comune di Monza e del Codebri: Cogess, Solaris, Diapason, Treeffe, Sociale Brianza, Meta, Civitas, Marta e Lombarda Fai
Le risposte delle cooperative saranno pubblicate ed inviate ai lavoratori per conoscenza.
USB Monza Brianza