L’incontro fra governo e parti sociali è stato “salutato” dal flash mob dei “Precari di casa Renzi”, che questa mattina a Roma hanno manifestato davanti a Palazzo Chigi lanciando slogan e srotolando striscioni.
Si tratta di circa 30 lavoratori della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dipendenti da anni in appalto in varie aziende (oggi in Telecom) che rischiano a breve il licenziamento. Lavoratori e lavoratrici che si occupano della manutenzione informatica e del servizio call center presso la PCM, impegnati all’occorrenza anche al pronto intervento, dipanando qualsiasi problematica con professionalità e affidabilità.
Negli anni l’appalto ha fruttato ampi profitti alle varie aziende alle quali è stato affidato, viceversa solo precarietà e bassi salari ai lavoratori.
L’Amministrazione sta considerando di rimodulare tale servizio non garantendo ai lavoratori stabilità occupazionale e contrattuale anche alla luce dell’ imminente scadenza della convenzione Consip stipulata con Telecom.
Dopo numerosi incontri con il Segretario Generale, in cui lo stesso si era impegnato a salvaguardare i posti di lavoro, l’Amministrazione ha riportato la trattativa al livello iniziale per “cavilli tecnici”, arrivando ad una fase di stallo che mette in serio pericolo il livello occupazionale.
Per queste ragioni i lavoratori e l’USB proseguono lo stato di agitazione e oggi saranno di nuovo in assemblea presso la Presidenza del Consiglio per decidere ulteriori forme di lotta da intraprendere, a partire dalla partecipazione allo sciopero generale proclamato dall'USB per il prossimo 24 ottobre.
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