La tutela della salute è prioritaria, soprattutto nel caso dei lavoratori fragili, che devono ritornare in presenza solo dopo aver avuto il parere del medico competente.
L’amministrazione si è fatta cogliere impreparata, distraendosi sul fatto che l’ articolo 26, comma 2, del Dl 18/2020, prevede al 30 giugno il rientro anche per i lavoratori fragili, che non svolgono mansioni in agile, quindi, con un preavviso irrisorio, di uno-due giorni, i dipendenti sono stati informati che sarebbero dovuti rientrare, prospettando come alternativa le ferie forzate, previste per esigenze organizzative ma che a nostro avviso non devono essere lo strumento con cui porre rimedio alla mancanza di organizzazione e pianificazione del rientro dei colleghi.
Ricordiamo all’Amministrazione che i lavoratori fragili devono vedersi garantita un’eccezionale sorveglianza sanitaria, oltre quella ordinaria prevista dal testo unico sulla sicurezza, in base all’articolo 83 del Dl 34/2020, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza per rischio sanitario sul territorio nazionale, quindi ad oggi almeno fino al 31 luglio.
Come USB chiediamo all’Amministrazione, a tutela dei lavoratori coinvolti, di garantire visite mediche col fine di accertare l’idoneità allo svolgimento della prestazione in presenza, tramite il medico competente prima di prevederne il rientro.
Sottolineando l’importanza di una valutazione che consideri la specificità di ogni singolo caso, correlata a numerosi fattori quali, la tipologia delle mansioni svolte, le caratteristiche dell’ambiente lavorativo, nonché le misure di prevenzione/protezione adottate come da protocollo sulle misure per il contrasto e contenimento della diffusione del virus negli ambienti di lavoro del 6 aprile 2021.
La tutela della salute deve essere prioritaria, soprattutto per coloro che già convivono con fragilità, le normative hanno delle scadenze temporali che richiedono un'adeguata e puntuale comunicazione ai dipendenti, la mancanza di pianificazione non deve tradursi in un potenziale rischio e deve essere salvaguardato il diritto di rientrare a lavoro in sicurezza.
Firenze 2 Luglio 2021 USB Pubblico Impiego