Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Giustizia: Org. Giudiziaria Notizie locali

Palermo 6 Luglio: le foto del presidio


In allegato le foto del presidio.

Un gruppo nutrito di lavoratori pubblici e privati, ragazzi dei centri sociali e cittadini hanno partecipato all'assemblea cittadina, dove la USB a gran voce ha denunciato gli effetti nefasti dei provvedimenti che il governo Monti vuole applicare con il taglio delle risorse alla spesa pubblica.

Non sono mancati i momenti di tensione, quando i manifestanti della USB hanno deciso di fare un blocco stradale.

Usano un termine inglese "spending rewiew" probabilmente per celare la verità e confondere ancora di più la gente, oggi la USB ha avuto proprio il compito di far capire alla gente che si tratta di una manovra scellerata messa in atto da questo Governo, che mira a colpire il mondo del lavoro e lo stato sociale tutto, garantendo lo strapotere delle banche e del capitale.

Oggi in piazza per dire NO! ad un Governo che vìola la costituzione, annullando l'articolo 1 della costituzione, che recita, " l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro" oggi il lavoro questo Governo c'è lo toglie o lo precarizza, ha annullato l'articolo 3 della costituzione che dice " la Repubblica ha l'obbligo di risolvere i problemi economici del paese non precludendo la libertà, la dignità e l'uguaglianza dei cittadini...oggi questo Governo fà tutto il contrario... aumentando la pressione fiscale, peggiorando le condizioni dei lavoratori, dei precari dei pensionati garantendo chi ha molto di più...

Assistiamo allo smantellamento del pubblico impiego, con la messa in mobilità di migliaia di lavoratori e con il conseguente licenziamento, assistiamo alla chiusura di centinaia uffici giudiziari, eliminando la presenza dello Stato sul territorio e deportando centinaia di lavoratori giudiziari in altre sedi, assistiamo alla chiusura degli ospedali favorendo la Sanità privata, assistiamo i tagli all'Università, alla Ricerca e alla Scuola...per favorire i privati.

Oggi è il momento di dire basta a tutto questo.