(55/21) Ieri pomeriggio nella riunione d’informativa sul Piano triennale dei fabbisogni di personale INPS 2021-2023 abbiamo assistito ad un’indecente parata di organizzazioni sindacali che hanno proposto d’incrementare il mansionismo all’INPS chiedendo un rilevante numero di assunzioni in Area B per poter far scorrere la graduatoria degli idonei della selezione interna a B1 del 2020. Questo a pochi giorni dalla convocazione dell’Aran per l’avvio della contrattazione collettiva 2019-2021, nella quale potrà essere definito un nuovo sistema di classificazione che cancelli definitivamente la piaga del mansionismo. Oppure si fa finta di essere interessati al mansionismo all’INPS sapendo che al tavolo dell’Aran le corrispondenti federazioni non hanno alcuna intenzione di trovare una soluzione al problema? I delegati di CGIL-CISL-UIL-CONFSAL-FLP, probabilmente più preoccupati di non perdere iscritti tra i lavoratori dell’Area A o di farne di nuovi soffiando sul fuoco delle comprensibili aspettative personali di tali lavoratori, hanno fatto passerella sapendo benissimo che le loro richieste non sarebbero state accolte perché l’amministrazione, coerentemente con le necessità organizzative dell’Istituto, è intenzionata ad assumere solo in Area C. Un’unica eccezione è stata fatta per la sede di Bolzano, dove si fatica a colmare le carenze d’organico per la mancanza di concorrenti alle selezioni pubbliche e per questo a quel territorio è stata riconosciuta la possibilità di assumere 29 unità in Area B.
Alcuni mesi fa, incontrando il presidente Tridico, tra le varie questioni gli proponemmo di prevedere assunzioni anche in Area B per favorire l’occupazione dei diplomati e lo scorrimento della graduatoria a B1, oltre a riconoscere ai vincitori del concorso ex Inpdap il passaggio a B1. Il presidente ci rispose che non voleva contribuire a far crescere il mansionismo all’INPS sapendo che l’attività dell’Istituto non è riconducibile in prevalenza alle funzioni previste per le Aree A e B. Oggi chiediamo al presidente Tridico di essere coerente con quelle dichiarazioni e con i contenuti del Piano triennale dei fabbisogni di personale INPS, che prevede un rilevante numero di assunzioni solo in Area C. L’Istituto faccia pressioni sull’Aran perché si definisca un nuovo sistema di classificazione coerente con l’organizzazione del lavoro dell’INPS superando definitivamente il problema del mansionismo. Per questo ieri non ci siamo uniti al coro ipocrita di chi si è preoccupato solo di poter scrivere poi sui volantini di aver chiesto assunzioni in Area B, sapendo invece benissimo di non poterle ottenere perché le intenzioni dell’amministrazione sono chiare e scritte nero su bianco sul Piano dei fabbisogni.
Il 29 aprile all’Aran è previsto l’avvio della contrattazione collettiva 2019-2021. Abbiamo l’occasione storica di dare una risposta a tutti i lavoratori delle Aree A e B e non solo a una parte. Occupiamoci di tutti i 750 lavoratori di Area A e dei 3.543 lavoratori di Area B. Diamo a tutti la possibilità di percorrere l’intera carriera indipendentemente dal titolo di studio posseduto. Definiamo un sistema di classificazione coerente con l’effettivo lavoro svolto. Questa è la risposta che i lavoratori attendono dal sindacato non finte prese di posizione ufficiali che lasciano il tempo che trovano. Noi parteciperemo alla contrattazione collettiva con l’intenzione di lavorare ad un sistema di classificazione che parli a tutti i lavoratori delle tre Aree A-B-C. Nei prossimi giorni pubblicheremo le proposte USB per il contratto.