GLI ESAMI NON FINISCONO MAI
PASSAGGI VERTICALI IN DEROGA: L’INPS INSISTE CON LE PAGELLE
(23/23) Ci aspettavamo che l’incontro di giovedì 20 aprile fosse quello decisivo per chiudere il confronto – ricordiamo che non è una trattativa – sui criteri per i passaggi verticali in deroga al possesso del titolo di studio
Già nell’incontro precedente era stata ottenuta l’eliminazione della prova scritta a quiz, inaccettabile per procedere ad una sanatoria dopo decenni di sfruttamento dei mansionisti. La discussione ha portato ulteriori miglioramenti e molte delle proposte USB sono state accolte, dall’aumento del peso dato all’anzianità alla valutazione del servizio anche in altre pubbliche amministrazioni da cui si sia arrivati in Inps per mobilità.
Purtroppo la delegazione trattante ha fatto muro rispetto alla richiesta unitaria dei sindacati di sostituire le pagelle 2021 con il coefficiente di merito individuale dello stesso anno. Non è valso nulla ricordare che il contratto nazionale NON PREVEDE l’utilizzo della valutazione individuale per le progressioni in deroga e che la gestione Inps delle pagelle 2021 è stata a dir poco disastrosa e di conseguenza non può che essere considerata sperimentale.
Il Capo del Personale ha fatto alcune concessioni tese ad attenuarne il peso complessivo ma ha comunicato di non avere mandato per stralciarle dal testo.
Mentre altre organizzazioni si apprestavano a “ingoiare il rospo”, USB ha ribadito la propria contrarietà su una questione dove la forma è sostanza e dove si tratta di difendere la dignità dei lavoratori. Abbiamo chiesto un ulteriore incontro con la presenza del Presidente, del Consiglio di Amministrazione e del Direttore Generale. Vorremmo almeno ascoltare dalla loro voce i motivi di questo accanimento contro i lavoratori più sfruttati. Ciò non comporta alcun ritardo nelle procedure, che secondo l’Amministrazione rimangono condizionate alla prossima pubblicazione di un DPCM di autorizzazione. Ad inizio maggio ci sarà un incontro a questo scopo presso la Funzione Pubblica.