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PRIVATO

PATTO PER IL TRASPORTO PUBBLICO REGIONALE E LOCALE IN EMILIA ROMAGNA 2011-2013

Bologna,

USB LAVORO PRIVATO non sottoscrive il patto proposto dall’Assessorato alla Mobilita’ della Regione Emilia Romagna.

 

Nonostante l’impegno della Regione a farsi carico di parte dei tagli imposti dal Governo, resta esplicita la decisione di rovesciare sul Servizio di Trasporto Pubblico gli effetti dei tagli.

Aumenti del 20% delle tariffe, tagli al servizio del 5%, conferma del ruolo dei privati nella gestione del trasporto, mantenimento dei tanti sprechi legati al proliferare di inutili burocrazie manageriali, una per tutte quella delle “agenzie della mobilità”, pagate con i soldi del trasporto pubblico per fare non si sa bene cosa..

 

MENO AUTOBUS, MENO TRENI, E AUMENTI ESORBITANTI DELLE TARIFFE

 

A tutto questo seguirà inevitabilmente una pesante riduzione dei posti di lavoro, di fronte alla quale l’unica proposta che emerge è quella della gradualità di questa scelta.

 

Di fronte a questo modello di intervento il ruolo del Sindacato non può essere quello di una sottoscrizione passiva di decisioni che colpiscono esclusivamente cittadini e lavoratori.

Se il ruolo della Regione è quello di adeguarsi alle scelte del Governo, il ruolo che avremo come Rappresentanti dei Lavoratori sarà quello di denunciare che l’unico segnale forte che continua ad arrivare è quello che i sostegni a banche e imprese (i responsabili della crisi) li devono pagare i lavoratori (le vittime).

Il confronto e le proposte che abbiamo fatto alla Regione restano i capisaldi dell’iniziativa sindacale di USB Lavoro Privato, in difesa dei diritti e delle condizioni di vita di chi rappresentiamo. Su questi temi continueremo ad intervenire nei confronti di Enti Locali e Regione per difendere un servizio essenziale come il Trasporto Pubblico.

 

Può invece andare nella direzione di rilanciare il trasporto pubblico la fusione annunciata di ATC e FER, se saprà avere come obiettivo quello di creare una forte azienda pubblica che gestisca efficacemente il trasporto nella Regione.

Il trasporto pubblico non ha bisogno di privati a caccia di profitti, il trasporto pubblico non ha bisogno del proliferare di Consigli di Amministrazione e di finti managers pagati a peso d’oro con i soldi sottratti all’acquisto di treni e autobus.

Il trasporto pubblico non ha bisogno delle “idee” folli di politici ansiosi di ‘liberalizzare’, che nella nostra Regione hanno prodotto mostri dai costi enormi (il CIVIS, il People Mover, le inutili “agenzie della mobilità”…).

E’ in questo campo che si possono realizzare risparmi rilevanti senza danneggiare cittadini e lavoratori.

 

Bologna, 10 dicembre 2010

 

USB LAVORO PRIVATO