Stamattina a via Ciminà 9 ha avuto luogo un accesso dell’Ufficiale Giudiziario col fine di eseguire due sfratti per finita locazione. Un terzo era previsto per il 22 luglio. La presenza dei delegati del sindacato Asia-Usb e di un folto gruppo di solidali, accorsi sul posto fin dalle prime ore del giorno, ha impedito che gli sfratti venissero eseguiti. L'Ufficiale ha dunque dovuto rinviare al 10 di ottobre (compreso lo sfratto previsto per il 22 luglio), lasciando spazio ad un'eventuale trattativa in grado di ripianare i contrasti fin qui sorti fra le parti. Gli inquilini, fra i quali vi sono due persone molte anziane, hanno sempre pagato regolarmente il canone, in attesa di essere iscritti nel libro dei soci della Cooperativa, in seguito alla rinuncia dei precedenti prenotatari degli alloggi. Questa iscrizione invece non è mai avvenuta. Alla scadenza del contratto questo non è stato rinnovato a causa della non regolarità della posizione degli abitanti (non certo per loro volontà).
Al di là dei casi specifici emerge per l’ennesima volta il tema della gestione, della trasparenza e funzione dei Piani di Zona. Edilizia Pubblica a tutti gli effetti che però ad oggi non svolge a pieno il ruolo per cui sono stati pensati e realizzati.
Vengono affittati a terzi alloggi destinati a chi ha l'emergenza casa, che non può speculare su questo patrimonio e quindi non può sub-affittare.
Viene stravolta la funzione di questo patrimonio pubblico senza che Comune e Regione Lazio facciano i controlli previsti dalla legge. Molti di questi alloggi vengono ceduti a finti ospiti che pagano canoni e non abitati dagli assegnatari di questi piani di edilizia pubblica.
Vedi il video con l'intervento di Maria Vittoria Molinari, delegata per Asia-Usb, assieme a Francesca, una delle inquiline sotto sfratto.
ASIA-USB Roma