La riforma sanitaria del 2016, che ha previsto l'accorpamento delle ASL, non ha portato nessun risparmio per la Regione Toscana che, al contrario, è sprofondata in un buco di bilancio tutto a carico delle cittadine e dei cittadini, costretti a pagare direttamente l'aumento delle tasse regionali. Nessun beneficio per la salute pubblica. Gli operatori sanitari, invece, stanno sperimentando sulla propria pelle una nuova stagione di tagli e riduzione dei diritti.
Si tratta di un vero e prooprio fallimento! Questi i dati:
- 500.000 cittadini toscani in attesa di una visita specialistica
- 100.000 pazienti in attesa di un intervento anche da due anni
- aumento esponenziale di incarichi dirigenziali
- 502 unità operative solo nella ASL Sud Est
- 3,2 posti letto ogni mille abitanti (media nazionale 4)
- 9,2% di incremento della spesa provata dei cittadini toscani (2023-22)
- pronto soccorso in continua difficoltà
- carenza di infermieri, OSS e tecnici sanitari
- ricorso continuo a medici e infermieri a gettone
- esternalizzazione dei servizi tecnici e amministrativi
- blocco assunzioni
- aggressioni continue al personale
- condizioni di lavoro e sicurezza insostenibili
- personale costretto a saltare i riposi e a continui rientri
- liste di attesa fuori controllo o addirittura chiuse
- ospedali periferici ridimensionati
- accesso alla cura compromesso per la popolazione delle zone territorialmente disagiate
- differenze significative tra territori per quanto riguarda gli indicatori di salute
Il 6 aprile USB Toscana organizza una manifestazione e invita tutt* le/i cittadin* a partecipare per esprimere all'Assessore della salute della Regione Toscana il malcontento e la rabbia degli operatori per le condizioni di lavoro e sicurezza e la frustrazione della cittadinanza per le difficioltà di accesso alle prestazioni sanitarie. Chiederemo con forza risorse, assunzioni, pari dignità dei territori, il ritormo alle ASL provinciai e che le istituzioni locali si facciano portavoce di queste istanze!