Dieci anni sono trascorsi da quel maledetto 26 Luglio, le notizie sul fatto si rincorrevano fra speranze,delusioni drammi e tenue speranze: una sola certezza in una caserma dei Vigili del Fuoco un Vigile di provata esperienza, Marco Galan stava effettuando normali operazioni di verifica di un verricello, quando è successo un terribile incidente, che non sarebbe dovuto accadere, in conseguenza del quale Marco versa ancor oggi in stato di coma.
Vogliamo, con questa nota sottolineare la nostra vicinanza a Marco e alla sua famiglia, due genitori che giorno dopo giorno portano un fardello di dolore inimmaginabile,ma intendiamo pure non soffermarci a frasi di circostanza, perché crediamo che questi momenti siano utili per fare riflessioni e valutazioni su quanto accaduto 10 anni fa e se si è fatto di tutto perché all’interno della caserma di altre caserme non accada mai più ciò che è successo a Marco.
All’interno della Sede qualcosa è stato fatto, il livello di allerta nei periodi che hanno seguito l’incidente si è mantenuto molto alto, però oggi, crediamo che il livello di attenzione sia scemato e, che se pure molto è stato fatto il molto in una Sede dove è successo quanto è successo a Marco non basti.
Il filtro in entrata per i fornitori esterni è ancora carente: esistono casi di promiscuità fra Vigili che lavorano all’interno e persone che accedono, che seppur regolati rispetto al passato, non risultano sufficienti e ciò, per colpa dei tagli che l’Amministrazione Centrale ha operato sul personale, in particolare quello discontinuo che veniva utilmente utilizzato per piantonare l’ accesso e indirizzare utilmente i fornitori.
Crediamo che, per ricordare adeguatamente Marco tutte le componenti del Comando (Comandante, Lavoratori,rappresentanze Sindacali) non debbano transigere sulla sicurezza, che è senz’altro quella che garantiamo ai Cittadini (e anche in quel caso i tagli hanno fatto calare la soglia di sicurezza garantita) e soprattutto quella dei lavoratori all’interno di una struttura dello Stato: perché non accada più quello che non doveva accadere.
LA NUOVA FERRRARA: CASSAZIONE , LA CASERMA NON ERA SICURA