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Perchè Usb dice no al nuovo CCNL scuola

Nazionale,

In questi ultimi mesi USB Scuola ha tenuto centinaia di assemblee nelle scuole per discutere insieme ai lavoratori l’imminente rinnovo del CCNL Istruzione e Ricerca. Sono state assemblee sempre partecipate in cui abbiamo discusso i punti principali del nuovo contratto e dalle quali siamo usciti forti del sostegno dei lavoratori che come noi ritengono necessaria una ferma opposizione a un contratto che per la prima volta nella storia del sindacalismo non aumenta i salari, se non di pochi spiccioli peraltro già erosi dall'inflazione, non tutela i diritti dei lavoratori precari, lascia tantissimo lavoro sommerso non riconosciuto e non scalfisce in alcun modo la legge 107, la cosiddetta "buona scuola".

I motivi del nostro NO al CCNL si possono così riassumere:

  • Pochi spiccioli di aumento salariale a fronte di carichi di lavoro aumentati che rimangono sommersi, mentre USB proponeva un aumento di 300 euro per tutto il PI, che corrisponde al recupero di quanto perso con l’aumento del costo della vita in 9 anni di vacanza contrattuale;
  • La discrezionalità dei DS non viene limitata e tutti gli aspetti peggiori della legge 107 rimangono in essere senza alcun tentativo di regolamentazione a favore dei lavoratori;
  • Non vi è alcuna equiparazione dei diritti normativi ed economici del personale a tempo determinato a quelli del personale a tempo indeterminato;
  • Manca la tutela dei diritti sindacali attraverso la garanzia del diritto di assemblea in orario di lavoro a tutte le sigle sindacali presenti in Istituto con Iscritti e/o Delegati RSU, anzi, la riduzione della contrattazione integrativa alle sole sigle firmatarie a prescindere dalla rappresentatività, si configura come un ricatto nei confronti delle Organizzazioni Sindacali e una mortificazione dei diritti tale da portare USB ad avviare un ricorso per l’abolizione di quest’articolo che riteniamo anticostituzionale.
  • Manca l’adeguamento stipendiale al titolo richiesto per l’accesso alla professione, con particolare riferimento alle diverse figure di personale ATA e ai docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, i quali risultano ancora inquadrati come “diplomati” nonostante il titolo d’accesso già dal 2001-2002 sia la Laurea in Scienze della Formazione Primaria;
  • Occorreva destinare agli aumenti stipendiali collettivi l’intera somma nazionale prevista per il bonus premiale ed eliminare la farsa della finta meritocrazia;
  • Manca la valutazione per intero, economica e giuridica, del servizio pre-ruolo;
  • Viene nuovamente intaccato il diritto alle ferie, mentre avrebbe dovuto essere ribadito che ferie, permessi, congedi e aspettative sono un diritto inalienabile del lavoratore e, pertanto, non sono soggette alla valutazione arbitraria del dirigente;
  • Non è presente la definizione un dettagliato mansionario generale per il personale ATA;
  • Il diritto alla mobilità viene inficiato e la modifica presente in questo testo spinge forzosamente verso gli ambiti e la chiamata diretta che non è affatto eliminata.

Si tratta di un contratto bidone, monco della parte disciplinare per il personale docente che verrà sottoscritta a luglio 2018, ma della quale abbiamo un’idea in base a quanto indicato dall'attuale ipotesi di contratto. Di certo sappiamo che l’intento è di controllare, sorvegliare e punire i lavoratori anche oltre lo svolgimento dell'orario di servizio. Un contratto che spaccia per acquisizione di diritti l’imposizione di obblighi (vedasi la contrattazione sulla disconnessione) e che contribuisce ad aumentare notevolmente la discrezionalità e il potere dei dirigenti scolastici a svantaggio della democrazia degli organi collegiali e delle RSU.

Per questi motivi USB ha detto NO all'ipotesi di questo rinnovo contrattuale e continuerà fermamente a contrastare qualunque contratto che andrà a danneggiare i diritti economici e normativi dei docenti e del personale ATA.

ALLE ELEZIONI RSU BOCCIA IL CONTRATTO: NON VOTARE CHI SVENDE I TUOI DIRITTI!

ALLE PROSSIME ELEZIONI RSU IL 17-18-19 APRILE VOTA USB!

#rsu2018 #lascuolachevogliamo