“Mentre i sindacati collaborazionisti sgomitano per ritagliarsi uno spazio di concertazione, il Governo dei Professori continua come un bulldozer nella sua opera di smantellamento della Pubblica Amministrazione a partire dal settore forse più delicato come la sanità”, esordisce Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo Nazionale USB Pubblico Impiego. “È patrimonio comune che ulteriori tagli non consentirebbero al sistema sanitario di sopravvivere, è evidente quindi che il reale obiettivo di questo governo è far saltare completamente quanto rimane dello stato sociale e aprire alla privatizzazione selvaggia dei servizi pubblici, come peraltro ordinato da BCE e UE.”
“Se le indiscrezioni sulla legge di stabilità dovessero essere confermate - continua Fiorentini -siamo curiosi di sapere cosa ci dirà il Ministro Patroni Griffi al prossimo incontro. L’accordo del 3 maggio scorso, spesso evocato da CGIL CISL e UIL, che USB non ha sottoscritto, sta producendo finora un tavolo all’ARAN sul precariato, senza però parlare di stabilizzazione, un altro tavolo sulle relazioni sindacali, senza però modificare l’impianto del DL150, nonché un tavolo alla Funzione Pubblica per “condividere” come licenziare i dipendenti pubblici in esubero”.
“Intanto il Governo pensa di prorogare il blocco dei contratti pubblici senza neanche l’elemosina della vacanza contrattuale, congelare le retribuzioni fino al 2017, praticare ulteriori tagli ai ministeri, e, dulcis in fundo, tagliare del 50% il salario per chi usufruisce dei permessi per assistere i disabili (L.104). Quest’ultimo provvedimento - Sottolinea il dirigente USB - sarebbe particolarmente disgustoso in quanto continua ad essere presa di mira una legge che, oltre ad essere un provvedimento di grande civiltà, sancisce l’incapacità dello Stato di farsi carico dell’assistenza dei più deboli”.
Aggiunge Fiorentini: “Il solo fatto che questi provvedimenti siano all’esame del Governo, significa che Monti, Fornero e Passera hanno intenzione di continuare ad infierire sulla categoria dei dipendenti pubblici, sia in termini di salario che di diritti, con la chiara volontà di smantellare la Pubblica Amministrazione insieme ai suoi dipendenti.”
“Come USB non intendiamo fare le comparse in una farsa che assume sempre di più le tinte del dramma – conclude Fiorentini - se si continuerà su questa strada intensificheremo le mobilitazioni nei posti di lavoro, nelle piazze e nei palazzi del potere. Intanto USB Pubblico Impiego sarà in piazza il 27 ottobre al NO MONTI DAY, perché ormai la priorità è cacciare a furor di popolo questo Governo, incarnazione dei poteri forti e interprete della peggior lotta di classe degli ultimi anni rivolta contro lavoratori, precari, disoccupati e migranti.”
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