Il 2022 è stato un anno da record per la Piaggio: venduti 1.700 veicoli al giorno, un fatturato da 2 miliardi e un utile netto di 84,9 milioni di euro, in crescita del 41,4%. Anche gli anni precedenti sono andati molto bene, questa crescita quanti miglioramenti ha portato ai lavoratori e lavoratrici?
L'ultimo contratto integrativo ha portato, a regime del triennio, 50 euro lordi di anticipo del premio di risultato e il conguaglio del PDR non viene pagato dal 2011.
Questo in un contesto in cui i salari italiani sono fra gli ultimi in Europa, non solo sono fermi ma sono diminuiti negli ultimi 30 anni, sono più bassi del 12% rispetto al 2008 in termini reali. Questo grazie a Fim,Fiom e Uilm che hanno concesso di fatto il blocco salariale legando gli aumenti della contrattazione nazionale e aziendale all'indice IPCA.
Inoltre il nuovo sistema sull’inquadramento, introducendo le cosiddette “soft skill” nei livelli più bassi, permetterà alle aziende di avere sempre l’ultima parola sui passaggi di livello, i lavoratori saranno perciò inquadrati ai livelli meno pagati e saranno inutili le cause legali in situazioni di sotto-inquadramento. Ne abbiamo avuto conferma con il numero irrisorio di livelli dati ultimamente. Un bel lavoro davvero!
Abbiamo visto i titoloni sui giornali per le 105 assunzioni in Piaggio grazie alla firma dell’accordo ma la realtà è che anche quest'anno è stata firmata la deroga al decreto dignità, inoltre a febbraio 2023, è stata firmata una procedura di licenziamento collettivo per 55 unità, in più, nell’accordo, non vengono contate le dimissioni volontarie e quindi il saldo occupazionale continua a calare.
Ancora più grave è che in due anni, in cui è stata firmata una deroga a una legge dello Stato, non è stata fatta nemmeno un’assemblea per illustrare l'accordo in essere, a maggior ragione per il diritto di prelazione sulla chiamata a CT.
In questi mesi abbiamo visto lavoratori con più anzianità di servizio non ancora richiamati e i CT del 2019 che rimarranno fuori dall'assunzioni del 1° aprile 2023 rischiano di raggiungere i 36 mesi, il limite della vecchia legge per i contratti a termine. Alla faccia del Decreto Dignità.
Per non parlare della situazione in cui ci troviamo a dover lavorare in termini di sicurezza, tutto si gioca sulla formazione e sugli incentivi alle imprese ma noi sulle catene non troviamo benefici di nessun tipo, i tempi sono sempre più saturi e le attrezzature con cui si lavora sono sempre più vecchie. Tutto questo perché investire realmente in salute e sicurezza è visto solo come un costo che non porta nessun profitto.
Come USB crediamo si debba partire dalle decisioni assembleari e dalla determinazione degli operai nei posti di lavoro, che devono tornare ad essere luoghi di lotta e conflitto. Gli operai producono ricchezza ma hanno condizioni e paghe sempre peggiori.
È tempo di cambiare il sistema contrattuale, per aumenti del 12% che riconoscano l’inflazione reale.È fondamentale ripensare il modello industriale e ridurre l'orario di lavoro a parità di salario.
per tutto questo
MERCOLEDI 29 MARZO DICHIARIAMO SCIOPERO
- turno di mattina e normale dalle ore 9.00 con assemblea alla portineria 4
- turno di sera dalle ore 14:30 con assemblea sotto la mensa 2r
RSU USB Piaggio
Coordinamento USB Piaggio
USB Lavoro Privato Settore Industria Metalmeccanici