Il settore delle due ruote italiano si trova di fronte a una grossa sfida: dismettere entro il 2035 la vendita degli scooter con motore endotermico, quello che utilizza la benzina, e passare agli scooter elettrici. L’obiettivo di questa transizione ecologica, come indicato dalla Commissione Europea, è quello di ridurre significativamente il livello di CO2 nell’ambiente. Per raggiungerlo, però, sarà necessario trasformare il motore elettrico in una tecnologia matura, in grado di offrire le stesse garanzie di autonomia e prestazione dei motori endotermici.
La Piaggio nonostante le problematiche che ci sono state negli ultimi anni, che vanno dalla carenza di microchip e dai rincari sulle materie prime e della energia dovuta alla guerra in Ucraina oltre che da due anni di pandemia, ha visto un consolidamento e addirittura un aumento delle vendite, e di conseguenza anche un incremento degli utili fatturati scenario che però non ha visto cambiamenti positivi per i lavoratori ne in termini occupazionali ne in termini di aumento salariale.
I salari medi italiani sono più bassi rispetto ai livelli europei,
Eurostat ci dice che la paga oraria media lorda nel 2021 è stata di 15,55 euro contro i 16,9 euro dell’area Euro, i 19,66 della Germania e i 18,01 della Francia. La paga mensile lorda lo stesso anno è stata 2.520 euro in Italia, nell’area Euro di 2.825 euro, in Germania di 3.349 e in Francia di 2.895. Quella annua è stari pari a 34.792 euro in Italia, 38.559 euro nell'area Euro, 44.933 in Germania, 37.956 in Francia.
I salari stanno rapidamente scendendo e non sono più dignitosi rispetto anche ad un inflazione che è passata dal 1% al 12%, tutto questo succede perché il nuovo indice IPCA preso in considerazione dall’Unione Europea non è sufficiente per coprire ad esempio i rincari energetici a differenza della scala mobile che indicizzava automaticamente i salari in funzione degli aumenti dei prezzi.
Proprio per questo come Unione Sindacale di Base crediamo che per contrastare la diminuzione del potere di acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici dovuto al costante aumento del costo della vita serva un aumento salariale reale.
Crediamo che sia necessario rivendicare con forza un aumento di salario stabile sulla parte fissa dello stipendio, contro il ladrocinio che i lavoratori e le lavoratrici hanno subito negli ultimi 30 anni, dovuto a leggi inique, contratti nazionali e integrativi firmati dai sindacati complici.
L’inflazione taglia i nostri redditi mentre i profitti in Piaggio hanno conosciuto livelli altissimi, perciò serve una redistribuzione della ricchezza.
È necessario ora più che mai parlare di riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
Crediamo sia doveroso investire per implementare e migliorare la sicurezza nello stabilimento di Pontedera migliorando anche l’ambiente di lavoro mettendo in primo piano la salute dei lavoratori e delle lavoratrici e soprattutto si richiede che le postazioni a ritmo vincolante non superino l’80% di saturazione.
Colaninno è riuscito a diminuire il personale in modo significativo e a smantellare intere officine senza dichiarare mai crisi con l’aiuto di istituzioni e sindacati servi.
Per noi è fondamentale stabilire un limite nell’utilizzo di contratti a termine nello stabilimento di Pontedera durante i picchi di stagionalità e iniziare un percorso di stabilizzazione dei contratti a termine basato sull’anzianità lavorativa.
Dobbiamo dare una svolta rispetto alle disastrose chiusure dei contratti integrativi precedenti che punti a ridare valore e dignità al lavoro dei metalmeccanici.
Se non si rompono le subordinazione accettate da Fim Fiom Uilm su salario e contrattazione non si potranno mai far crescere i salari.
Occorre ridare ruolo e valore agli operai è l' unica strada per riconquistare un potere contrattuale che impedisca alle imprese di peggiorare la condizione di lavoro su orari, flessibilità sicurezza e occupazione.
Siamo consapevoli che per provare a cambiare le cose serviranno iniziative forti, per noi lo scontro deve essere contro le scelte inique del regime padronale ci deve essere conflitto, anche se siamo consapevoli che ci sono leggi che cercano di bloccarlo, dobbiamo vendicare e rivendicare le ingiustizie che il padrone e i sindacati ci fanno ogni giorno.
Verso lo sciopero generale il 26 Maggio per gli aumenti salariali reali contro le politiche di guerra per chieder di abbassare le armi e alzare i salari.
USB Piaggio