Non ci sono i numeri. Il Piano Casa dovrà aspettare. Dopo mesi di annunci, dibattiti e polemiche il consigilio comunale si è fatto trovare impreparato. Maggioranza e opposizioni si assumano le loro responsabilità di fronte a una città in sofferenza cronica, ove le famiglie in graduatoria sono 14.000 e l'attesa media per l'assegnazione di un alloggio è lunghissima; dove gli sfratti hanno numeri impressionanti, 11 al giorno secondo il rapporto Caritas; dove migliaia di famiglie vivono nei residence, nei centri di accoglienza, nelle occupazioni; dove le case popolari vengono sgomberate senza che nessuno si preoccupi di trovare una sistema alternativa dignitosa a chi si ritrova per strada in poche ore, dopo aver si occupato un alloggio pubblico, ma vuoto da anni e soprattutto per necessità.
Un fatto gravissimo che riconferma la distanza della classe politica dirigente nei confronti di chi ogni giorno deve lottare per rimanere a galla fra affitti insostenibili, rate del mutuo con tassi da strozzinaggio, lentezza della macchina amministrativa e carovita. Asia-Usb chiede che venga subito avviata la discussione sul Piano Casa e che questo venga approvato in tempi stretti. La città non può più aspettare.
Asia-Usb Roma