USB ha scritto alla DR Piemonte, e per conoscenza a tutte le DP, in merito alla mancata attivazione del Tavolo Regionale permanente sulla sicurezza. Nello specifico abbiamo avanzato richieste che riteniamo importanti in rapporto alla fase di progressiva riapertura degli Uffici pubblici.
Di seguito il testo della richiesta:
Alla Direzione Regionale del Piemonte
e p.c. Alle Relazioni Sindacali Direzione Regionale Piemonte
Ai Direttori Provinciali
Al Direttore del Sam Torino
Al Direttore dell’Ufficio del Territorio di Torino
Oggetto: Mancata attivazione Tavolo Tecnico Permanente sulla Sicurezza presso la Dr Piemonte e relative richieste
La scrivente O.S., firmataria del Protocollo Nazionale del 03 maggio e del Protocollo Regionale Piemonte del 19 maggio, manifesta il proprio disappunto per la mancata attivazione del Tavolo Tecnico Permanente sulla Sicurezza presso codesta Dr.
Si rappresenta come tale organismo non abbia assolto, ad oggi, la funzione di strumento idoneo ad affrontare in senso tecnico e con modalità agili le tematiche attinenti i problemi della sicurezza.
Si tenga inoltre conto delle criticità emerse dalle trattative provinciali, caratterizzate dalla difficoltà per la parte sindacale di ricevere informative, approfondimenti tecnico-scientifici con la collaborazione del Medico competente o specificità delle singole realtà territoriali.
Constatato che la recente decretazione governativa e direttive della Funzione pubblica risultano improntate ad una progressiva riapertura di tutte le strutture pubbliche, si ritiene che ad oggi manchino per i nostri uffici tutte le valutazioni e gli strumenti necessari al rientro del personale in sicurezza.
Pertanto in breve si rappresenta e si chiede quanto segue:
- 1) predisposizione, d’intesa con gli Enti preposti, di screening test sierologici, su base volontaria, a partire dai lavoratori che sono più esposti a rischio contagio Covid-19. A tal proposito si rileva come la Regione Piemonte abbia già attivato tali controlli su dipendenti pubblici. Si rappresenta come nella provincia di Novara si siano svolti test su un campione composto da dipendenti comunali e di aziende ed enti pubblici più esposti, e dai risultati sarebbe emerso il 10% ca. di positività al test. Su Torino la percentuale si assesterebbe al 4,3 %. Pertanto sulla base di tali la convenzione predisposta dall’Agenzia delle Entrate per i test sierologici, da effettuarsi su iniziativa e a carico dei dipendenti, risulta uno strumento non adeguato alla situazione.
- 2) Installazione di misuratori automatici di temperatura corporea all’ingresso uffici, come già avviene presso molti enti Pubblici Piemontesi con particolare afflusso di utenza.
- 3) Ruolo attivo del Medico Competente: tale figura avrebbe dovuto essere centrale in tutti i processi attinenti la predisposizione delle misure di prevenzione e sicurezza per i nostri Uffici. Ad oggi, tuttavia, il suo ruolo è risultato pressoché formale. Si chiede pertanto di rendere fattiva la collaborazione del Medico Competente, con sopralluoghi nei singoli ambiti lavorativi, ausilio nell’aggiornamento dei DVR, predisposizione della Sorveglianza sanitaria eccezionale per i lavoratori cosiddetti “fragili”.
Rimanendo a disposizione, per ogni utile chiarimento o informazione, restiamo in attesa di urgente riscontro.
Torino 27 Luglio 2020
USB PI - Coordinamento regionale Agenzie fiscali Piemonte