ASSEMBLEA
DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI
Ufficio Territoriale Chivasso (DP2 To)
Giovedì 25 febbraio 2015 si è svolta l’assemblea USB presso la sede di Chivasso, dalle 09:00 alle 10.30 con il seguente ordine del giorno:
- Carichi di lavoro, vivibilità degli Uffici a seguito dei vari accorpamenti
- Benessere lavorativo e altre problematiche presenti negli Uffici territoriali
- Elezioni RSU
- Varie ed eventuali.
L’Ufficio è rimasto chiuso al pubblico e oltre alla numerosa partecipazione dei colleghi, hanno preso parte all’assemblea i candidati Rsu - lista USB insieme ai rappresentanti del coordinamento regionale USB Pubblico Impiego.
In apertura è stata fatta una panoramica generale sulle condizioni di lavoro dei lavoratori pubblici e sulla riduzione dei servizi fiscali resi sul territorio. Si è parlato del blocco economico dei contratti dal 2009, della mobilità obbligatoria nel raggio di 50 chilometri dalla propria sede di lavoro, della chiusura degli uffici, delle progressioni economiche, evidenziando i percorsi costruiti da USB sia nazionale che regionale.
In seguito c’è stata la presentazione dei candidati alle elezioni RSU 2015 e l’esposizione delle modalità di costruzione della lista USB. I candidati hanno manifestato la voglia di impegnarsi “dal basso”, dalla base, proponendosi di intensificare il dialogo con i colleghi al fine di trovare strumenti e soluzioni condivisi, in sinergia con gli stessi lavoratori. Viene ribadito, con forza, che i candidati USB desiderano e le problematiche presenti negli Uffici, anzichè normalizzarle come è stato fatto in passato, con l’intento di poterle affrontare nelle sedi opportune. La lista è stata costruita con l’intento di dare forza e presenza anche agli Uffici Territoriali della Dp2 di Torino che è tra quelle più estese territorialmente, prevedendo candidature diffuse su tutto il territorio.
L’assemblea si è, poi, confrontata sulle problematiche dell’ufficio, suddivise in 3 macro aree:
- Carichi di lavoro
- Clima lavorativo
- Risorse materiali.
di cui viene fornito il dettaglio in calce a questo verbale.
E’ stata posta l’attenzione su lavorazioni che non rappresentano il “core” delle attività istituzionali dell’Amministrazione quali quelle di segreteria, gestione risorse umane, risorse materiali e di rete. Pur essendo attività necessarie per il funzionamento dell’intera struttura, si registra tuttavia che le stesse sono svolte con sempre più difficoltà a causa di continui cambiamenti organizzativi e carenze di risorse.
In seguito sono state illustrate le mozioni nate nelle assemblee fatte in molti uffici della regione Piemonte, promosse da USB, sui temi dei carichi di lavoro, delle responsabilità del funzionario, comunicazioni penali, avvocatura dello Stato, polizze assicurative individuali e funzionamento dell’Audit interno.
Su quest’ultimo punto l’assemblea si è concentrata maggiormente e condivide quanto segue:
- l’Audit deve operare in regime di contemporaneità degli eventi e non intervenire su procedimenti vecchi, al fine di poter correggere in tempo eventuali errori/difformità, senza necessariamente incorrere in sanzioni di carattere amministrativo-contabile;
- In caso di indagine da parte dell'AUDIT, il dipendente soggetto al controllo deve essere obbligatoriamente informato dell'imputazione cui è fatto carico, affinché lo stesso possa approntare una funzionale difesa del proprio operato. Inoltre, al momento del colloquio, lo stesso impiegato deve essere affiancato da personale di sua fiducia esperto nella materia del contendere;
- A seguito di errore formale o materiale deve essere valutato l'intero processo che ha determinato tale errore, tenendo conto del contesto concreto in cui il lavoratore ha operato (es. scadenze/lavoro per obiettivi).
PROBLEMATICHE
(discusse a Torino2 il 24 c.m, e di prossima discussione a Torino4 e Rivoli)
CARICHI DI LAVORO
| interesse per la quantità e non per la qualità del lavoro svolto; difficoltà nella fruizione delle ferie; delega delle responsabilità verso il basso; timore da parte dei funzionari di sbagliare; distribuzione dei carichi di lavoro |
CLIMA LAVORATIVO | pressing sulla lavorazione a cottimo; scarso apprezzamento per il lavoro svolto; mancanza di condivisione degli obiettivi e della programmazione; deterioramento dei rapporti all’interno della catena gerarchica; disinteresse per la funzione sociale e etica del nostro lavoro a causa del clima “aziendalistico –obiettivistico” che pervade qualsiasi azione; insufficienti misure di sicurezza |
RISORSE MATERIALI | impianti di riscaldamento/condizionamento mal funzionanti; strutture inadeguate; impossibilità all’accesso a internet indispensabile per attività di verifica e/o di approfondimento |
L’assemblea si chiude alle 10.30.