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PISA: LA PLUS ALLA RESA DEI CONTI: A PAGARE SONO I LAVORATORI, COME AL SOLITO.

Pisa,

La Plus alla resa dei conti: a pagare sono i lavoratori, come al solito.

Mercoledì 30 novembre il Senato Accademico ha votato a maggioranza (20 favorevoli, 5 contrari 4 astenuti e 1 assente) la messa in liquidazione della PLUS (la Casa editrice dell’Ateneo PLUS-Pisana Libraria Universitatis Studiorum) e la costituzione di una nuova Casa editrice di Ateno  (vedi la delibera 17 DELLA SEDUTA DEL SENATO ACCADEMICO DEL 30 NOVEMBRE 2011

www.unipi.it/ateneo/governo/organi/attivita/senato/Anno-accad/Seduta-del1/17.pdf

). Il Rettore, in senato, aveva lasciato intendere che votare a favore del nuovo piano industriale voleva dire rilanciare la casa editrice mentre votare contro ne avrebbe determinato la definitiva chiusura.

Così, grazie alla delibera del Senato Accademico, la nuova Casa editrice, come l’araba fenice, risorgerà dalle ceneri di quella vecchia, mondandosi da ogni imperfezione che ne aveva afflitto le passata gestione e licenziando 6 lavoratori.  Al solito il piano industriale, come molti piani industriali degli ultimi 20-30 anni, prevede delle economie (o spese contenute) da realizzare soprattutto, ma guarda caso, con la riduzione del personale. Venerdì prossimo, 16 dicembre, il Consiglio di Amministrazione dovrebbe dare attuazione al piano di ristrutturazione aziendale studiato dal Prorettore per le politiche di bilancio.  

La PLUS è una società a capitale interamente dell’Università di Pisa, e da lavoro a 6 persone. Qualora la nuova PLUS risorgesse forse re-impiegherebbe solo tre lavoratori, lasciando gli altri tre inceneriti sulla strada …

Questi lavoratori sono dei nostri colleghi, anche se atipici, pagati interamente, tramite una società, dal nostro ateneo, e hanno bisogno del nostro sostegno, della nostra solidarietà. Oggi tocca a loro, ma domani potrebbe toccare a noi. 

Attiviamoci in difesa di questi lavoratori, di tutti i lavoratori!

USB/Università di Pisa