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Toscana

Pisa: sindaco e assessore alla casa promettono, ma l’emergenza e gli sfratti continuano

Pisa,

Martedì 18 ottobre il presidio promosso da ASIA USB ed UNIONE INQUILINI ha ottenuto la sospensione del consiglio comunale per un incontro alla casa con una nostra delegazione di sul tema dell'emergenza abitativa.

All’incontro erano presenti: il Sindaco Conti, l'assessora al sociale Poli ed i consiglieri capogruppo

Durante l'incontro abbiamo denunciato la grave condizione in cui si trovano centinaia di famiglie sotto sfratto in una città che ha il triste primato nazionale di richieste di esecuzione forzata, con un aumento del 604,30% ed il 553,85% di sfratti eseguiti con forza pubblica.

La situazione è oramai esplosiva e i nodi stanno venendo al pettine.

La graduatoria dell'emergenza abitativa vede più di 100 domande mentre gli alloggi assegnati ad oggi sono solo 4. Abbiamo chiesto, ancora una volta, che il Comune versi sufficienti risorse ad Apes perché si ristrutturino al più presto gli oltre 170 appartamenti vuoti ed inutilizzati, rendendoli immediatamente fruibili per le famiglie bisognose. Nel medio periodo, occorre che il Comune aumenti l'offerta di alloggi ristrutturando i tanti immobili pubblici abbandonati.

Queste alcune delle nostre richieste.

Abbiamo ottenuto dal Sindaco e Assessore risposte e promesse, tutte da verificare: il giorno 8 novembre si svolgerà un consiglio comunale aperto sull'emergenza abitativa con i rappresentanti degli inquilini e dei proprietari; entro gennaio dovrebbero essere messi a disposizione 50 alloggi popolari per l’emergenza abitativa. Alla luce di questo piccolo spiraglio abbiamo chiesto al Sindaco di interloquire col Prefetto per uno degli sfratti. Sarà rilanciato il progetto di "agenzia casa" per aumentare il numero di abitazioni a disposizione dei bisognosi. Infine, dopo le nostre rimostranze sul pessimo servizio della Società della Salute, abbiamo strappato l'impegno su di un intervento diretto del Comune perché il servizio divenga più efficiente, anche attraverso nuove assunzioni a tempo indeterminato, al fine di garantire la presenza delle assistenti sociali anche durante gli sfratti.

Il 19 ottobre, grazie alla presenza di un forte picchetto di ASIA USB uno sfratto con intervento della forza pubblica in Via Piave è stato rinviato di sole poche settimane (14 novembre), senza che l’Ufficiale Giudiziario accettasse la richiesta di un rinvio ad anno nuovo, quando le 50 abitazioni dovrebbero essere messe a disposizione dal Comune e dall’Apes.

L’appuntamento è all’8 novembre per il consiglio comunale aperto e al 14 novembre in Via Piave,

quando torneremo a fare picchetto per impedire lo sfratto. La casa è un diritto umano irrinunciabile.

Nelle prossime settimane ci batteremo perché alle blande promesse degli amministratori locali seguano i fatti. La soluzione al dramma abitativo rimane la stessa: stornare le immense risorse bruciate in armi e sostegni alle imprese verso una politica abitativa vera!