Questa mattina, in via Livigno, sono arrivati in gran numero carabinieri, polizia, vigili urbani, Digos. Obbiettivo? Lo sgombero dei locali dell’Officina dei beni comuni occupati alcuni mesi fa per costruire uno spazio intergenerazionale, un sindacato sociale dove dare voce ai cittadini. Lo sgombero, annunciato da una mozione del consiglio di zona votato all’unanimità, lascia liberi i locali alla solita associazione amica del Comune per la quale è stato emesso un bando costruito ad hoc. Continua così la politica del sindaco Pisapia, tutta sgomberi e manganello, contro quei cittadini che occupano alcune delle 5.000 case vuote del patrimonio pubblico perché impossibilitati a pagare affitti e mutui, bollette della luce e del gas. Vittime di quella crisi che ha prodotto e produce licenziamenti, cassa integrazione, stipendi da fame, precarietà. Nessuna politica sociale caratterizza questa giunta tutta presa dall’organizzazione di Expo 2015 dove non mancano sprechi di denaro pubblico, opere inutili, infiltrazioni mafiose.
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