Seimila persone in lista di attesa (6.347) e 224 alloggi inutilizzati. In realtà quelli vuoti sono 200 in più, ma 138 sono da ristrutturare e 62 disponibili per la mobilità interna, per chi ad esempio ha bisogno di una casa più grande avendo fatto un figlio. Da un lato c’è l’emergenza abitativa (duemila gli sfratti previsti entro la fine dell’anno), dall’altro ci sono le occupazioni abusive, in mezzo c’è un sistema di edilizia residenziale pubblica dal passato glorioso, ma da troppo tempo in affanno. Si procede al ritmo di 450 nuove assegnazioni all’anno.
«Ad allungare i tempi di assegnazione sono le verifiche dei requisiti spiega il direttore area gestione immobiliare di Acer Bologna, Maria Annunziata Fabbri con il meccanismo dell’auto certificazione i controlli che prima venivano eseguiti a monte si sono spostati a valle, e questo rallenta le operazioni. Per dare un’idea, di 50 posizioni verificate, si può arrivare anche solo a una dozzina di assegnazioni». In tutto le case popolari di Bologna sono 11.645. Da un mese, la gestione della graduatoria è passata dal Comune ad Acer, che prima si occupava solo dei contratti con gli inquilini (con conseguente navetta tra i due enti): la speranza è che questo contribuisca a ridurre i tempi. «Vedremo di accelerare, faremo un intenso lavoro di organizzazione interna».
Funziona così: il cittadino compila il modulo e viene inserito in graduatoria, poi gli uffici procedono alla verifica dei requisiti e spesso rivedono il suo punteggio. Terminati i controlli si procede con le assegnazioni: a ognuno vengono fatte vedere almeno tre case della propria categoria, e una quota di case, il 25%, sono tenute vuote per la mobilità: di 450 nuove assegnazioni all’anno, 150 sono vuote a questo scopo. Poi c’è il piano dismissioni, «per razionalizzare il patrimonio», previsto anche nel recente piano casa di Renzi, per cui a Bologna sono state vendute 36 case nel 2013 e 5 nel 2014, 85 nell’intera provincia. Un quadro che non contribuisce certo a tamponare l’emergenza casa, anche perché «lo sfratto per morosità non influisce sul punteggio».
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