I Lavoratori dei PLUS Chiedono l’avvio di un percorso che porti in tempi certi e brevi alla stabilizzazione degli oltre 100 lavoratori inte-ressati. Alcuni da più di 10 anni, hanno investito la loro esperienza e professionalità nei 24 Uffici di Piano dei PLUS di tutta la Sardegna e gestiscono interventi sociali ormai indispensabili, da erogare in forma associata (a livello sovra comunale), che concorrono al raggiungimento dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LIVEAS).
Da oltre un decennio, e nel corso del tempo, l’Amministrazione Regionale ha trasferito agli Ambiti competenze, risorse e responsabilità via via crescenti in termini di programmazione, gestione e rendiconta-zione di progetti finanziati con fondi regionali, statali ed europei, non da ultimo il PON Inclusione ed il Fondo Povertà ministeriale; non vi è stato però un corrispondente rafforzamento delle strutture organizzative dei PLUS in termini di stabilità e continuità del personale non di ruolo, sia per il carico di lavoro di tipo amministrativo/contabile che quello spe-cialistico sociale.
Gli Uffici di Piano assistono ad un turn-over continuo degli operatori, causando un aggravio del lavoro anche della struttura organizzativa, oltre che una mancata valorizzazione delle professionalità e del know how acquisite da parte dei lavoratori che purtroppo non sono messi nelle condizioni di dare continuità ai servizi per cui sono stati assunti, a discapito della qualità degli stessi e a danno dei cittadini destinatari dei progetti PLUS.
Le ulteriori urgenti problematiche da risolvere sono la revisione delle linee guida del PLUS 2012-2014 poiché prorogate solo fino al 31 dicembre p.v. e non vi è alcuna certezza delle risorse per il prossimo anno 2019, per cui gli Enti capofila si trovano impossibilitati a mante-nere il personale precario in essere dal 1 gennaio p.v..
Riteniamo che i precari dei PLUS della Sardegna, hanno il diritto ad un piano di stabilizzazione e armonizzazione dei servizi per legittimare le loro aspettative e per valorizzare al meglio i servizi alla persona che erogano. Questa è stata la richiesta formulata al Capo di Gabinetto Dr. Scrirru nel corso del sit-in tenutosi il 14 novembre presso l’assessorato alla Sanità, il quale rilevata la necessità di valutare il quadro normativo vigente per prospettare possibili soluzioni, rimanda ad un successivo incontro per i primi di dicembre. I lavoratori, riuniti in assemblea, hanno poi rappresentato la necessità di dar corso ad ulteriori iniziative di mobilitazione.
Per l’USB - PUBBLICO IMPIEGO
Luciano Ghiani