Venerdì 18 marzo si svolgerà una seduta della “Conferenza Metropolitana” organismo previsto dalla riforma Del Rio. Ha solo poteri propositivi e consultivi, ma è costituito da rappresentanti di tutti i Comuni facenti parte dell'area della Città Metropolitana.
C'è solo un punto all'O.d.G.: problematiche afferenti alla ex Polizia Provinciale con particolare riferimento alla vigilanza ittico – venatoria. Discussione ed eventuali determinazioni.
E' stato chiesto alla RSU di nominare un rappresentante che illustri le problematiche della P.P.,ma solo della parte ittico-venatoria.
C'è da restare allibiti. Ad un anno dalla delibera del sindaco che metteva fuori tutti gli agenti della ex Polizia Provinciale,decretandone la fine, ci chiedono delucidazioni, e solo su una parte del servizio. Sulla Polizia Provinciale non c'è più nulla da “illustrare”. In questi 12 mesi è stato spiegato in tutte le maniere e a tutti gli interlocutori possibili.
La scelta che gli amministratori hanno fatto, politica e non errore casuale o imperizia, produce la fine del “Corpo”. Nessuna altra Città Metropolitana ha deciso di tenere cosi pochi agenti in organico, tutto nasce dalla determinazione del Sindaco 220/2015 e dal braccino corto della Regione.
Mentre l'amministrazione blaterava di certezze sulle future collocazioni, in questi giorni emerge la notizia che sul “portale” non c'è nemmeno un posto accettabile per gli agenti . Il loro futuro è segnato. Dal gennaio 2017 si ritroverebbero in mobilità per due anni e poi sarebbero licenziati. La lotta non è contro il “padrone” ma è diventata tra lavoratori. Una vera e propria roulette russa.
L'Amministrazione avrebbe già individuato 8 lavoratori su 12 che resterebbero in città Metropolitana ne mancano 4. Verranno scelti tra i più giovani e che non abbiano situazioni di part time aprendo cosi anche una grave lesione alla “questione di genere”.
L'Amministrazione inoltre cambia le regole durante il “gioco” e stabilisce che i colleghi in part-time sono fuori da ogni possibile collocazione. O rinunciano al part-time e cancellano di colpo i loro enormi problemi familiari, oppure rinunciano al posto di lavoro. Senza contare la perdita di una parte del salario sulle quali le persone avevano costruito il loro livello di vita.
Il CUG non ha nulla da dire?
E ci chiediamo se tutela dell'ambiente è solo rilasciare autorizzazioni e controllare chi le ha e chi commette illeciti?
Come verranno svolte le attività rimaste alla Città Metropolitana,, come il Coordinamento delle guardie volontarie,il controllo della fauna selvatica, e la vigilanza nell'AMP di Portofino ?
Fanno apparire come una grande opportunità andare in avalimento presso la Regione. Altro che opportunità, è il massimo della flessibilità della precarizzazione del rapporto di lavoro. Tutta la vita appesi ad un contratto con perdita di diritti,salario e dignità. Ma come sarà gestita la funzione di supporto amministrativo di questi agenti e del loro servizio e come verrà gestita la vicenda delicatissima dell' armeria?
Lor signori si sono ridotti a fare i tagliatori di teste. Hanno applicato tutti i tagli governativi senza verbo ferire. Hanno sforato più volte il patto di stabilità, che, tra l'altro, ha avuto come riflesso il taglio del nostro fondo per il contratto decentrato. Hanno portato tutti i servizi sull'orlo del baratro.
In questi lunghi mesi abbiamo assistito ad una serie di atti unilaterali da parte della nostra Amministrazione .Atti che hanno prodotto un crescente malessere nei lavoratori ed una grande sofferenza in tutte le aree. Uffici stracarichi di lavoro, e servizi abbandonati a se stessi. Condizioni che in nessun modo favoriscono senso di collaborazione ed entusiasmo e che favoriscono il luogo comune che il “pubblico” non serve più.
Dalla seduta deve uscire un impegno chiaro che sia programmatico nei confronti della Città Metropolitana del futuro.
Mantenimento di tutti gli agenti .
Pressioni sulla Regione affinchè vengano riassegnate al nostro ente le funzioni Ittiche e Venatorie con le relative risorse.
I Sindaci ed i loro delegati devono dimostrare di non essere semplici spettatori delle decisioni del super sindaco Doria, ma attori protagonisti e consapevoli di una riorganizzazione della Città Metropolitana che risponda alle esigenze degli utenti,dei lavoratori e del territorio.
*Andare ai resti. Idea rubata dal titolo di un libro di Emilo Quadrelli. Ed.Derive e Approdi. In gergo pokeristico: giocarsi tutto.
USB il sindacato che serve ai lavoratori!
USB-PI Città Metropolitana di Genova