Lavoratori,
nonostante il dirigente provinciale di Roma e il Dipartimento abbiano negato la possibilità di usufruire della sala per un dibattito e la presentazione del libro “Potere Assoluto” – la Protezione civile al tempo di Bertolaso, la stessa si è svolta ugualmente presso i centro congressi Cavour. Sono intervenuti l’autore del libro, il giornalista Manuele Bonaccorsi, un rappresentante del comitato 3e32, esponenti sindacali e parlamentari.
Senza entrare nel merito (per ciò vi rimandiamo al comunicato nazionale), ciò che ci preme sottolineare è la subalternità dimostrata dal dirigente del comando di Roma, che non sapendo prendersi le proprie responsabilità, si è fatto portare per mano dai poteri prefettizi del dipartimento per negare la concessione della sala convegno evocando una fantomatica circolare.
Il fatto tragicomico è che la stessa autorizzazione all’uso dei locali per il dibattito e la presentazione del libro, inoltrata dalla Rdb ad altri comandi provinciali, è stata ACCOLTA senza batter ciglio. Ciò evidenzia che il problema non era la discussione con i lavoratori o la presentazione del libro, ma il timore di fare una “scortesia” a chi vuol fare della protezione civile una holding dedita ad appalti e commesse, a discapito della prevenzione e previsione dei rischi. Tale scortesia poteva compromettere la carriera a cui, certamente, il dirigente locale aspira.
Abbiamo potuto valutare chi amministra il comando di Roma già dal primo giorno del suo insediamento, cioè nei giorni successivi al drammatico terremoto dell’Abruzzo, quando il comando si è trovato nel caos più totale riguardo la gestire del personale che ha partecipato all’emergenza. Infatti, in quei giorni ne abbiamo viste di tutti i colori: personale pronto a partire e rimandato a casa; lavoratori trattenuti in servizio forzosamente e oltre ogni limite di orario sanzionati per non farcela più a sopportare certe turnazioni; mancato rispetto delle norme contrattuali e delle corrette relazioni sindacali.
Potremmo continuare all’infinito, ma crediamo che il resto lo conoscano bene tutti i lavoratori del comando di Roma.
Anche nell’ultima “emergenza” Tevere è mancata l’informazione alle OO.SS. (a noi sicuramente!) e il tavolo di contrattazione sul perdurare del raddoppio dei turni e la relativa organizzazione del lavoro, così come previsto dal CCNL Integrativo. Anche qui abbiamo assistito alla coercizione del personale nautico trattenuto in servizio con disposizioni verbali, senza che ciò fosse riportato su apposito o.d.g., come contrariamente avvenuto per il resto del personale operativo.
Dobbiamo smascherare chi sfrutta le emergenze per mettere in un angolo diritti e dignità dei cittadini e lavoratori. Il “potere assoluto” non deve trovare terreno fertile nell’indifferenza e l’apatia di tutti noi, poiché nel tempo può divenire un’arma per cancellare ogni forma di partecipazione democratica dei cittadini.
Chiudiamo ricordando a chi ha perso una possibilità di dimostrare di non essere asservito al potere che la verità prima o poi viene sempre a galla!