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Pozzuoli, censurati i diritti dei puteolani: dov'è la vostra legalità?

Pozzuoli,

Stamattina gli abitanti sotto sfratto di via Carlo Alberto Dalla Chiesa hanno partecipato alla marcia per la legalità a Monteruscello organizzata da alcuni istituti superiori del comune di Pozzuoli e dall’amministrazione comunale.


Gli abitanti hanno portato in piazza un messaggio chiaro: non può essere legalità vivere per 33 anni nell’amianto. Quanto gli abitanti stanno richiedendo da ormai più di un mese, è di trovare una soluzione efficace per garantire il diritto alla casa per tutti e tutte. Crediamo che oggi non sia possibile parlare di legalità se non viene rispettata la giustizia sociale, e se non viene garantito a tutti e tutte un tetto.


Per questo motivo alla fine della marcia, abbiamo richiesto agli organizzatori di poter intervenire dal palco, così come hanno fatto il Sindaco e un Assessore, per spiegare i motivi della partecipazione alla marcia e per rimettere al centro l’emergenza che vive oggi chi abita nel campo containers, chiedendo alle forze politiche lì presenti un’immediata soluzione a questo problema.

In maniera incredibile, dopo un primo assenso dai ragazzi delle scuole, ci è stata negata la parola e la possibilità di poter di intervenire per parlare al resto della piazza. È stata negata la possibilità a persone sotto sfratto che hanno subito 33 anni di amianto di poter denunciare la loro condizione, di poter dire che la legalità non è e non può essere questa. L’amministrazione comunale e le forze politiche presenti devono farsi carico di questa ennesima magra figura: per evitare di perdere la faccia di fronte a qualche potenziale elettore verso il prossimo 4 Marzo si censurano i diritti.

Condanniamo questo ennesimo grave atto di cui riteniamo responsabili l’intera amministrazione comunale e il sindaco di Pozzuoli. L’emergenza delle 180 persone di via Carlo Alberto Dalla Chiesa continua ancora, e aspettiamo risposte immediate dopo l’ennesima richiesta ufficiale della convocazione di un tavolo interistituzionale per affrontare con tutti gli enti che finora hanno manifestato la loro disponibilità, a trovare collettivamente una soluzione accettabile che rispetti il diritto alla casa e all’abitare.

Mai più persone nell’amianto, mai più gente senza casa
Diritto alla Casa per Tutti e Tutte!


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