Anche i lavoratori di Croce Rossa Italiana aderiscono al “No Bertolaso day” del prossimo 18 febbraio, partecipando alla manifestazione indetta dalla RdB contro la Protezione Civile S.P.A., in piazza di Monte Citorio alle ore 10.00, e all’assemblea pubblica organizzata all’Università La Sapienza dalla rete Osservatorio Civile, alle ore 15.30.
“Nel testo in discussione al Parlamento si prevede che la Croce Rossa venga sottoposta alla vigilanza del Dipartimento di protezione civile”, dichiara Massimiliano Gesmini, del Coordinamento nazionale RdB CRI. “E’ un aspetto che ci preoccupa fortemente, perché rappresenta un primo passo verso la privatizzazione anche dei servizi essenziali svolti da CRI, come l’emergenza, il primo soccorso, la cura dei disabili, con gli inevitabili riflessi negativi che si avrebbero sul lavoro e sul servizio” .
Aggiunge Gesmini: “Inoltre protesteremo perché tale decreto non contempla, come invece accadrà per il personale precario di protezione civile (dirigenti inclusi), che vengano stabilizzati i quasi duemila precari di CRI, i quali da anni prestano il loro servizio a sostegno dei più indifesi della nostra società. In tal senso presenteremo un emendamento, finalizzato a riconoscere pari dignità a tutti i lavoratori precari dei servizi delle emergenze e del soccorso che oggi si vogliono ricondurre al Dipartimento di protezione Civile, mettendo fine anche all’assurda e non più tollerabile situazione del precariato in CRI.”, conclude il rappresentante RdB.
Roma, 11 febbraio 2010
In data 8 settembre 2009 si è svolto un incontro tra Amministrazione e OOSS, su tavolo nazionale, sulla situazione del precariato in CRI.
Le problematiche affrontate hanno riguardato soprattutto l’atteggiamento che i vari comitati provinciali (Crotone, Terni,..) stanno attuando all’indomani della perdita delle convenzioni, con il licenziamento di personale CRI e l’assunzione per l’espletamento di attività di Croce Rossa, di personale fornito da agenzie interinali. Su tali comportamenti ci è stata la ferma presa di posizione di tutte le OOSS, che hanno invitato il dott. Niglio a farsi interprete di un chiarimento ai vari comitati per invitarli, nel caso di esigenze lavorative, ad assumere lavoratori con esperienza pluriennale di Croce Rossa.
Sulla problematica riguardante i 32 lavoratori precari di Foggia utilizzati nella convenzione per la gestione del campo profughi di Borgo Mezzanone, il tavolo tecnico ha avuto la possibilità di avvalersi del contributo di una delegazione di lavoratori di Foggia, che ha presentato la drammaticità della situazione.
Il dottor Niglio alla luce delle dichiarazione e della prossima scadenza della proroga lavorativa, ha fissato per la prossima settimana (forse mercoledì) un ulteriore incontro con la convocazione dei responsabili locali della CRI, oltre che dei rappresentanti sindacali, per discutere delle possibile soluzioni che evitino il licenziamento di 32 lavoratori.
La RdB tuttavia si è dichiarata insoddisfatta perché al di là delle solite dichiarazioni di buona volontà non vi sono ancora ad oggi soluzioni concrete e anche il tanto sbandierato tavolo con la conferenza stato-regioni non ha prodotto ipotesi concrete e forti sono i dubbi che l’esperienza di Bolzano sia estendibile ad altre Regioni a statuto normale. Inoltre le Rdb hanno sottolineato la necessità di sollecitare la convocazione di un tavolo specifico e allargato a tutti i soggetti istituzionali con cui CRI ha convenzioni e con la Funzione Pubblica, presso la presidenza del Consiglio dei Ministri visto che a fronte di una estrema difficoltà a individuare soluzioni di stabilizzazioni, le convenzioni vanno verso le scadenze e il rischio è quello che sia messa in discussione la proroga dei contratti a termine. Invitiamo, pertanto, tutti i lavoratori a tenere alta l’attenzione e a riprendere la mobilitazione, al di là della appartenenza a sigle sindacali che, purtroppo, ancora oggi constatiamo hanno ancora un atteggiamento attendista che, a nostro avviso non aiuta a trovare soluzioni concrete per raggiungere l’ unico obiettivo vero: UN LAVORO STABILE PER UNA VITA DIGNITOSA.
CRI: al SECONDO GIORNO DI SCIOPERO E PRESIDIO DAVANTI AL PARLAMENTO
RDB-CUB CONSEGNA DOSSIER SULLA REALE SITUAZIONE DELL’ENTE
A seguito della due giorni di sciopero di tutto il personale precario e di ruolo della Croce Rossa Italiana, proclamato per ieri ed oggi dalla RdB-CUB con presidio dei lavoratori davanti al Parlamento, questa mattina una delegazione RdB ha consegnato al Ministero della Funzione Pubblica un dossier per evidenziare che, contrariamente a quanto affermato dalla CRI in occasione del monitoraggio promosso dal Ministro Brunetta, esistono nell’Ente risorse e disponibilità di posti vacanti in organico tali da consentire la stabilizzazione degli oltre 2.000 precari.
Nel corso dell’incontro alla Funzione Pubblica la delegazione sindacale ha sollecitato la convocazione da parte della Presidenza del Consiglio di un tavolo istituzionale con tutti i Ministeri competenti, la CRI e gli Enti locali, per definire risorse e strumenti concreti atti a definire la stabilizzazione di tutti lavoratori precari.
Nonostante la disponibilità dimostrata ad approfondire le questioni poste, i lavoratori e la RdB-CUB hanno deciso di continuare la mobilitazione, che vedrà assemblee in tutte le regioni ed ulteriori iniziative di piazza, fino a quando non verrà convocato il tavolo richiesto e non sarano adottate le soluzioni necessarie.
------------------------------------------------------------------------------------il link di women
www.womeninthecity.articolo21.com
su cui è uscito l'articolo Non sparate sulla Croce Rossa. C'è qualche
foto fatta al presidio e le interviste fatte alle lavoratrici
e a Massimo Gesmini
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5 giugno 2009 - Il Manifesto
CROCE ROSSA
Braccia incrociate per i diritti dei precari
Le sirene della Croce Rossa Italiana lanciano un Sos. Due giorni di sciopero (ieri e oggi) per i dipendenti della Cri: si fermano per chiedere la stabilizzazione degli oltre 2000 precari: i due terzi degli impiegati dell'Ente. I lavoratori con contratti a tempo determinato svolgono servizi come il trasporto degli infermi, il pronto soccorso (118), l'assistenza ai disabili attraverso i Cem (Centri educazione motoria) e agli immigrati nei Cie. «Questi servizi saranno a corto di personale - dicono
i dipendenti - e alcuni come la lunga degenza ai disabili nei Cem e il 118 rischiano la chiusura». I lavoratori accusano l'ente e il governo
di non attuare i percorsi di stabilizzazione dei precari fissati dalle finanziarie 2007 e 2008. Nei due giorni di protesta le Rdb, in una tenda in piazza Montecitorio che simboleggia l'emergenza del precariato, raccolgono firme a sostegno dei dipendenti della Cri.gi.tor.
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5 giugno 2009 - Iris
(IRIS) - ROMA, 5 GIU - A seguito della due giorni di sciopero di tutto il personale precario e di ruolo della Croce Rossa Italiana, proclamato per ieri ed oggi dalla RdB-Cub con presidio dei lavoratori davanti al Parlamento, questa mattina una delegazione RdB ha consegnato al Ministero della Funzione Pubblica un dossier per evidenziare che, contrariamente a quanto affermato dalla Cri in occasione del monitoraggio promosso dal Ministro Brunetta, esistono nell'Ente risorse e disponibilità di posti vacanti in organico tali da consentire la stabilizzazione degli oltre 2.000 precari. Nel corso dell'incontro alla Funzione Pubblica la delegazione sindacale ha sollecitato la convocazione da parte della Presidenza del Consiglio di un tavolo istituzionale con tutti i Ministeri competenti, la Cri e gli Enti locali, per definire risorse e strumenti concreti atti a definire la stabilizzazione di tutti lavoratori precari. Nonostante la disponibilità dimostrata ad approfondire le questioni poste, i lavoratori e la RdB-Cub hanno deciso di continuare la mobilitazione, che vedrà assemblee in tutte le regioni e ulteriori iniziative di piazza, fino a quando non verrà convocato il tavolo richiesto e non sarano adottate le soluzioni necessarie.
PRECARI: SCIOPERO CRI, RDB-CUB CONSEGNA DOSSIER SU SITUAZIONE ENTE<//strong><//strong><//strong><//strong><//strong><//strong><//strong><//strong><//strong><//strong><//strong>5 giugno 2009 - Ansa
CROCE ROSSA: RDB-CUB, RISORSE PER STABILIZZARE PRECARI CI SONO
(ANSA) - ROMA, 5 GIU - Una delegazione RdB ha consegnato stamani al Ministero della Funzione Pubblica un dossier per evidenziare che, «contrariamente a quanto affermato dalla Croce Rossa in occasione del monitoraggio promosso dal ministro Brunetta, esistono nell'Ente risorse e disponibilità di posti vacanti in organico tali da consentire la stabilizzazione degli oltre 2.000 precari». Lo rende noto lo stesso sindacato. L'incontro al Ministero è avvenuto nell'ambito dello sciopero di tutto il personale precario e di ruolo della Croce Rossa Italiana, proclamato per ieri ed oggi dalla RdB-Cub con presidio dei lavoratori davanti al Parlamento. La delegazione sindacale ha sollecitato la convocazione da parte della Presidenza del Consiglio di un tavolo istituzionale con tutti i Ministeri competenti, la Cri e gli Enti locali, per definire risorse e strumenti concreti atti a definire la stabilizzazione di tutti lavoratori precari. «Nonostante la disponibilità dimostrata ad approfondire le questioni poste, i lavoratori e la RdB-CUB - si legge in una nota - hanno deciso di continuare la mobilitazione, che vedrà assemblee in tutte le regioni ed ulteriori iniziative di piazza, fino a quando non verrà convocato il tavolo richiesto e non saranno adottate le soluzioni necessarie».
C.R.I.: 4 E 5 GIUGNO SCIOPERO DEI LAVORATORI PRECARI E DI RUOLO
Presidio a Roma con tenda C.R.I. davanti a Montecitorio
e sotto le Prefetture delle maggiori città
Il 4 e 5 giugno i lavoratori precari e stabili di Croce Rossa Italiana sciopereranno e protesteranno per chiedere stabilità del lavoro e certezze per il futuro dei servizi oggi prestati dalla C.R.I.
La RdB-CUB chiede la convocazione di un tavolo alla Presidenza del Consiglio per l’assunzione a tempo indeterminato degli oltre 2.000 precari a tempo determinato, che costituiscono i 2/3 del personale utilizzato e garantiscono i servizi di assistenza, pronto soccorso e soccorso civile.
Questi lavoratori, pur possedendo tutti i requisiti di legge per la stabilizzazione, sono costretti a vivere nella precarietà a causa della cattiva gestione dell’Ente, della mancanza di volontà degli organi politici e amministrativi di sanare la situazione di illegittimità ed alle titubanze degli altri sindacati.
Secondo la RdB-CUB, per i precari le soluzioni ci sono e sono praticabili, ma implicano rivedere privilegi e ridefinire risorse, competenze e responsabilità. E’ necessario inoltre mettere fine alla voluta indifferenza sia di Croce Rossa che dei Ministeri della Funzione Pubblica, dell’Economia, del Lavoro, degli Interni e della Difesa, nonché degli Enti locali, costringendo tutti questi soggetti che si avvalgono dei servizi forniti dai lavoratori di Croce Rossa a decidere ed attuare la stabilizzazione in tempi certi e brevi.
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DOPO AVER PROCLAMATO LO SCIOPERO DI 48 ORE IL COMMISSARIO STRAORDINARIO DI CRI SI DECIDE A CHIEDERE UFFICIALMENTE IL TAVOLO INTERMINISTERIALE. RDB rinvia lo sciopero previsto per i giorni 28 e 29 maggio ai giorni giovedì 4 e venerdì 5 GIUGNO e indice per il 4 e 5 un presidio a Roma in piazza Montecitorio: APPREZZIAMO CHE CI SIA PER LA PRIMA VOLTA UNA RICHIESTA UFFICIALE MA è NECESSARIO CHE CI SIA LA CONVOCAZIONE EFFETTIVA DEL TAVOLO per le stabilizzazioni E CHE ESSO SIA CONVOCATO PRESSO LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI.
PRECARI CRI: COMMISSARIO ROCCA DISATTENDE GLI IMPEGNI PRESI
Nessun segnale positivo dal Commissario, per RdB - CUB inevitabile la ripresa dello sciopero e delle iniziative.
Roma – venerdì, 08 maggio 2009
Il commissario straordinario per la Croce Rossa Francesco Rocca, disattende le aspettative dei lavoratori precari; ad oggi, infatti, non ha ancora formalizzato la richiesta del tavolo congiunto con i referenti istituzionali per una soluzione della vicenda precari CRI, per la quale si era impegnato due giorni or sono. I lavoratori precari ritengono inqualificabile ed offensivo tale comportamento.
La RdB – CUB, ritiene, visto l’ atteggiamento adottato nei confronti dei lavoratori, che questi ultimi si troveranno costretti ad ulteriori e più incisive iniziative che portino ad una definitiva risoluzione della vertenza.
Proclama, quindi, un’ulteriore sciopero di due giorni con un presidio h24 dei lavoratori, la cui data e il luogo verranno comunicati quanto prima.
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Lunedì 4 maggio, in concomitanza con lo sciopero dei lavoratori precari della CRI proclamato dalla RdB CUB, circa duecento lavoratori hanno dato vita ad un presidio e ad un’assemblea nei locali della Sede Centrale di via Toscana. La dottoressa Ravaioli, Direttore Generale della CRI, intervenuta nel corso dell’assemblea, non ha fornita alcuna rassicurazione ai lavoratori, né in merito al rinnovo delle convenzioni, né in merito alla certezza del percorso di stabilizzazione.
I lavoratori hanno pertanto deciso di protrarre ad oltranza l’assemblea sino a quando non otterranno un impegno autorevole della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la convocazione di un tavolo di confronto, che veda la presenza di tutti i soggetti istituzionali interessati al percorso di stabilizzazione ( Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Ministro della Funzione Pubblica, Ministro dell’Economia, Ministro del Lavoro e Salute, Presidente della Conferenza Stato/Regioni, Commissario della Croce Rossa).
Roma 4 maggio 2009
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I LAVORATORI PRECARI E DI RUOLO DELLA C.R.I. IN PIAZZA, CON ORGOGLIO, IN DIFESA DEL POSTO DI LAVORO E DEL FUTURO DELL’ENTE PUBBLICO!
IL GIORNO 4 MAGGIO 2009 SCIOPERO NAZIONALE
DEI LAVORATORI PRECARI E DI RUOLO DELLA CROCE ROSSA ITALIANA PRESIDIO A ROMA DALLE ORE 09:00
AL COMITATO CENTRALE DI VIA TOSCANA
CONTRO:
1. IL VERGOGNOSO ATTEGGIAMENTO DEI VERTICI DELLA C.R.I. (ROCCA, RAVAIOLI e niglio) CHE HANNO, a tavolino, SCIENTIFICAMENTE DECISO DI LICENZIARE PIU’ DI 2000 LAVORATORI;
2. LO SPUDORATO COMPORTAMENTO DI QUESTO GOVERNO CHE NON GARANTISCE il rispetto delLE NORME CHE PREVEDono LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE NEL COMPARTO DEL PARASTATO;
3. LE CONTINUE MENZOGNE DEL ministro brunetta e del suo dipartimento che vorrebbero far prendere in carico da a.s.l. e regioni i precari della c.r.i.;
4. le stesse regioni e a.s.l. LE QUALI, SINO AD OGGI, NON HANNO MOSTRATO ALCUNA DISPONIBILITÀ A FARSI CARICO DEI PRECARI DELLA C.R.I.;
5. CHI, PERVICACEMENTE, CONTINUA A RASSICURARE I LAVORATORI FACENDOLI SPERARE IN UNA STABILIZZAZIONE CHE, FORSE, NON RIUSCIRANNO AD OTTENERE;
6. lo smantellamento dell’ente pubblico c.r.i.
PER TUTTI QUESTI MOTIVI, SIETE INVITATI A PARTECIPARE IN MASSA ALLO SCIOPERO, ALLA MANIFESTAZIONE e all’assemblea DEL 4 MAGGIO, SAPENDO SIN D’ORA CHE L’OBBLIGO SUI SERVIZI MINIMI ESSENZIALI, VA RISPETTATO SOLO OVE PREVISTO E REGOLAMENTATO.
Roma, 28 aprile 2009
PRECARI CRI: DAL PARLAMENTO IMPORTANTI SEGNALI DI ATTENZIONE
RdB-CUB: Brunetta e dirigenti dell’Ente non facciano cadere questi appelli nel vuoto
Finalmente anche il Parlamento si esprime sulla questione precari della Croce Rossa Italiana. Dichiara Massimiliano Gesmini, della RdB-CUB CRI: “Prendiamo atto delle dichiarazioni dei deputati Polledri e Compagnon, che ieri alla Camera di fronte al Sottosegretario al Lavoro Viespoli hanno espresso la loro solidarietà con i precari della CRI, sottolineando quanto questi lavoratori siano indispensabili per garantire lo svolgimento di servizi pubblici, non ultima la loro professionalità e abnegazione mostrata anche nel sostegno portato alle popolazioni abruzzesi nell’emergenza terremoto”.
“A questo punto riteniamo che il Ministro Brunetta e i dirigenti Croce Rossa non debbano lasciar cadere nel vuoto il pressante invito espresso in quella sede – incalza Gesmini - e diano risposte chiare per una definitiva stabilizzazione di tutto il personale precario operante nei servizi garantiti dalla CRI anche al di là delle fasi di emergenza”.
“Auspichiamo che la sensibilità mostrata dai parlamentari si concretizzi nella loro presenza alla mobilitazione in occasione dello sciopero nazionale di tutti i dipendenti CRI, da noi indetta per il prossimo 4 maggio, così da dare seguito agli appelli e sollecitare tutti i soggetti che ne hanno responsabilità ad istituire finalmente i tavoli necessari per dare concretezza e prospettive a oltre 2.000 lavoratori”, conclude il sindacalista RdB-CUB.
Roma, 22 aprile 2009
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Facendo seguito alla nota del 16/04/2009, prot. n. 746/R.U. della Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, questa Organizzazione Sindacale comunica quanto segue:
- lo sciopero in oggetto è maturato a seguito di un irresponsabile e colpevole condotta dell’Amministrazione C.R.I. che, malgrado le norme vigenti permettessero la stabilizzazione del personale precario operante in Croce Rossa, nulla ad oggi ha fatto negando di conseguenza un diritto acquisito a più di 2000 lavoratori e abbandonandoli al proprio destino;
- gli stessi lavoratori, a seguito di sopraggiunte norme (d.d.l. A.S. 1167 il c.d. “ammazza-stabilizzazioni”), dal 1 luglio 2009 si troveranno privati del proprio lavoro;
- già ad oggi, sono in scadenza numerose convenzioni stipulate da CRI con altre Amministrazioni Pubbliche che stanno comportando e comporteranno a breve il licenziamento di molti precari, anche di quelli che oggi comunque stanno operando nella Regione Abruzzo e che hanno come unico strumento di protesta per evidenziare ed evitare tale situazione, quello dello sciopero, che costituzionalmente và comunque garantito;
- a questi stessi lavoratori e a quelli di ruolo, teniamo a precisare, non è stata concessa la possibilità di prestare il proprio fattivo contributo di aiuto e professionalità nel contesto del terribile terremoto che ha colpito la Regione Abruzzo, come dimostrato dalla circolare del 10/04/2009 prot. n. CRI/CC/0024438/09 a firma del Direttore Generale Patrizia RAVAIOLI, che ad ogni buon conto si allega per conoscenza; pertanto non capiamo come l’effettuazione dello sciopero possa diventare, di contro, un problema;
Pertanto, considerato quanto sopra esposto, la R.d.B.-C.U.B. Pubblico Impiego C.R.I. per puro spirito solidaristico con la popolazione colpita dal sisma ma dovendo comunque salvaguardare l’efficacia dell’azione di sciopero proclamata, ritiene di dover accogliere solo parzialmente l’invito fatto dalla Commissione di garanzia nel senso di escludere dallo sciopero in oggetto, qualora fossero impiegati e operanti, unicamente i lavoratori dipendenti (precari e di ruolo) dalle strutture CRI della sola Regione Abruzzo e non tutti quelli “operanti” nella stessa.
Tutti gli altri lavoratori saranno invitati a partecipare in massa allo sciopero, diffidando, contestualmente, l’Amministrazione C.R.I. a porre in essere atti (circolari, lettere, comunicazioni, etc.) che tentino di impedire la libera partecipazione, a qualsiasi titolo, allo sciopero del 4 maggio, ricordando, inoltre, che questa Organizzazione Sindacale non ha siglato l’accordo di Ente sui servizi minimi essenziali in quanto ritenuto non conforme al Testo Coordinato delle leggi 146 e 83 rispettivamente dell’anno 1990 e 2000, e che anche tutte le altre Organizzazioni Sindacali presenti in C.R.I. recentemente hanno ritirato la loro firma sullo stesso. Per cui, ad oggi e ricordiamo per l’ennesima volta, che l’unica e insostituibile Autorità deputata ad eventuali precettazioni, è il Prefetto e non i vari Commissari, Direttori, Funzionari di Croce Rossa sparsi sul territorio italiano.
In caso contrario, la R.d.B.-C.U.B. Pubblico Impiego perseguirà, in tutte le sedi, coloro i quali contravverranno formalmente o “informalmente” a quanto sopra indicato.
PRECARI C.RI.: LA FUNZIONE PUBBLICA RISPONDE CON “MEZZE VERITA’? LE RDB CONFERMANO LO SCIOPERO NAZIONALE PER LUNEDI’ 4 MAGGIO
Il 9 aprile scorso il Dipartimento della Funzione Pubblica ha finalmente risposto ai chiarimenti richiesti dalla RdB-CUB C.R.I. riguardo ai lavoratori precari della Croce Rossa Italiana, ammettendo che tali lavoratori sono in possesso dei requisiti previsti dalla normativa sulla stabilizzazione.
Nel richiamare la normativa di riferimento (l. 244/2007, art. 2 commi 366 e 367) il Dipartimento della Funzione Pubblica ha sostenuto che il suddetto personale non potrà trovare spazio per una regolarizzazione presso la Croce rossa in assenza di posti in dotazione organica.
Tuttavia la RdB-CUB fa presente che, alla data odierna, i lavoratori in servizio presso la C.R.I. risultano essere 1.429, a fronte di una dotazione organica certificata di 2.683, con una risultante carenza di 1.254 unità.
Il Ministero inoltre ribadisce che la stabilizzazione potrà avvenire attraverso “un graduale assorbimento del personale presso gli enti del Servizio sanitario nazionale e presso le regioni”, mentre la stessa norma citata a riferimento dalla Funzione Pubblica dà la possibilità di assorbire i precari nell’Ente in caso di posti vacanti dell’organico.
Gli stessi vertici della C.R.I. hanno finora colpevolmente ignorato la possibilità di stabilizzare i precari all’interno dell’Ente, non affrontando in maniera seria e costruttiva, insieme a tutte le parti sociali, quanto disposto dalla Finanziaria 2008. Tale comportamento lascia le mani libere ai vari amministratori locali della C.R.I. per licenziare decine e decine di lavoratori precari, come sta già purtroppo accadendo.
La RdB-CUB CRI ritiene pertanto indispensabile un tavolo urgente tra la C.R.I., la Funzione Pubblica e le parti sociali, che decida atti concreti per stabilizzare tutti i precari di questo importante ente pubblico, i quali operano in situazioni di emergenza garantendo servizi essenziali come in questi giorni in Abruzzo.
Per spingere tutte le parti in causa ad assumersi le proprie responsabilità la RdB-CUB chiama allo sciopero nazionale stabili e precari di CRI il 4 maggio ed invita i lavoratori a inviare al Ministro Brunetta una mail con allegata la pianta organica vigente della C.R.I... tanto per precisare!!
Roma, 16 aprile 2009
PRECARI C.R.I: LE AFFERMAZIONI DI BRUNETTA NON CORRISPONDONO ALLA REALTA’
RdB-CUB, sono lavoratori in possesso di tutti i requisiti per la stabilizzazione
Nell’illustrare il "Terzo report sul monitoraggio dei contratti di lavoro flessibile nelle P.A.", il Ministro Renato Brunetta ha dichiarato che i lavoratori precari della Croce Rossa Italiana «non sono inseriti tra i regolarizzabili, in quanto non hanno anzianità direttamente con la C.R.I. (sono circa 2248), bensì prevalentemente con le Regioni e le A.S.L. di provenienza».
“Questa affermazione del Ministro non corrisponde alla realtà – puntualizza Massimiliano Gesmini della RdB-CUB C.R.I. - infatti non solo i lavoratori precari della C.R.I. hanno regolari contratti di lavoro a tempo determinato sulla base del Decreto Legislativo 6 settembre 2001 n. 368 con un Ente Pubblico non Economico quale è la stessa C.R.I., ma possiedono anche tutti i requisiti per la trasformazione dei contratti a tempo indeterminato previsti dalle normative vigenti”.
“A questo punto non comprendiamo lo spirito delle affermazioni del Ministro – prosegue Gesmini – Brunetta intende forse mettere in mezzo alla strada più di 2000 lavoratori che svolgono servizi pubblici essenziali quali il Pronto Soccorso, il Trasporto Infermi, l’assistenza ai gravi disabili e ai migranti, scaricandoli alle Regioni? Se è così, oltre ad assumersi questa grave responsabilità, Il Ministro deve spiegare come mai questi lavoratori sono stati inseriti dalla CRI nel monitoraggio in qualità di propri dipendenti precari. Siccome così non è, chiediamo non solo che il Ministro smentisca ufficialmente le sue dichiarazioni, ma che fattivamente operi per permettere le stabilizzazioni che il vertice politico-amministrativo dell’Ente Croce Rossa non ha ancora attivato, rischiando di mettere in seria crisi i servizi pubblici da esso gestiti e sul lastrico 2248 famiglie”.
Conclude il rappresentante RdB: “Vogliamo che questo rimpallo di responsabilità cessi definitivamente. Per questo i lavoratori precari della C.R.I. attueranno una protesta ferma e civile inviando copia dei loro contratti di lavoro direttamente al Ministro Brunetta, mettendolo di fronte alle proprie responsabilità e contraddizioni”.
Roma, 2 aprile 2009
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ASSEMBLEE dei precari CRI
MARTEDI’ 10 MARZO
BARI dalle ore 10:00 alle 12:00 c/o la Sede delle RdB-CUB in via C. PISACANE 91
FOGGIA dalle ore 16:00 alle 19:00
c/o il Centro Accoglienza Immigrati di BORGO MEZZANONE
* Per discutere la proposta di stabilizzazione che presenteremo al Commissario Straordinario
* Per decidere le iniziative di mobilitazione nazionali contro i licenziamenti a fine convenzioni e per la definitiva assunzione
Dopo le leggi finanziarie 2007 e 2008 che, seppur parzialmente, avevano permesso - grazie alle lotte fatte - l’ avvio di un processo di stabilizzazione del precariato nelle P.A., ad oggi Croce Rossa non ha ancora fatto nulla per i precari!
Intanto si profila, con l’art.7 del ddl A.S.1167, il blocco e la revoca di tutte le norme di stabilizzazione e forte è il rischio che, senza prospettive di assunzione in pianta stabile, anche i precari di croce rossa verranno licenziati alla scadenza delle convenzioni.
Infatti con la recente approvazione della disosizione, che conferma la durata dei contratti fino a termine delle convenzioni, di fatto stabilisce solo una proroga del licenziamento
In Puglia oggi sono a rischio centinai di posti di lavoro, partendo dai servizi svolti in convenzione nel C.A.R.A. di Foggia fino alla paradossale situazione dei lavoratori impegnati nel servizio del 118 in convenzione con le ASL, stabilizzati solo a parole.
Intanto 5000 famiglie dovranno confrontarsi entro la fine dell’ anno con il problema della disoccupazione.
DICIAMO AI LAVORATORI PRECARI CRI:
E’ IL TEMPO DELLA MOBILITAZIONE!!!
LOMBARDIA - PIEMONTE - EMILIA - LAZIO
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Il treno dei lavoratori precari di Croce Rossa è giunto al termine del suo viaggio, e purtroppo si è fermato ad un binario morto: il processo di stabilizzazione del personale precario non ha più futuro!
Dopo l’autoconvocazione nei giorni scorsi di tutte le sigle sindacali, l’Amministrazione della Croce Rossa Italiana è stata costretta ad un incontro ed a un tavolo di discussione che si è tenuto in data 02/02/2009 nei locali del Comitato Centrale di Via Toscana, presenti il Commissario Straordinario Francesco ROCCA, il Direttore Generale Patrizia RAVAIOLI ed il Capo Dipartimento Nicola NIGLIO che hanno indicato le grandi linee della riorganizzazione di CRI.
Le soluzioni per i precari si demandano alla buona volontà delle Regioni e alla speranza che se ne vogliano fare carico.
Intanto la Funzione Pubblica fornisce linee guida sulle assunzioni e stabilizzazioni che riducono drasticamente la copertura del , quindi del numero concreto di nuove assunzioni a tempo indeterminato e stabilizzazioni, blocca tutte le procedure di queste ultime a partire dal 2010 e, cosa più perversa, richiama come se fosse già legge, quanto previsto dall’ art.7 dell’ Atto del Senato n°1167 ancora in discussione e cioè l’ abrogazione di tutte le norme di stabilizzazione del personale precario contenute nelle precedenti finanziarie fissando il termine ultimo di realizzazione di queste procedure al 30/06/2009.
Questa sigla sindacale, ritiene inaccettabili e lesive della dignità e dell’ intelligenza dei lavoratori, e dei propri rappresentanti sindacali, la serie di fumose “soluzioni” che la C.R.I., e i suoi attuali rappresentanti, ci ha proposto ed invita tutti i lavoratori precari ed e di ruolo a partecipare con forza a tutte le iniziative di lotta che attueremo a breve per chiedere all’Amministrazione ed al Governo soluzioni più concrete e percorribili
Prossime ASSEMBLEE REGIONALI dei PRECARI CRI
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