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Scuola

PRECARI DELLA SCUOLA: GIACOMO RUSSO RICOVERATO IN OSPEDALE. APPELLO USB, BASTA SCIOPERI DELLA FAME: RIPRENDIAMO LOTTA ORGANIZZATA E UNITARIA

Roma,

Giacomo Russo, uno dei precari della scuola palermitani in sciopero della fame, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Santo Spirito di Roma a causa del grave stato di disidratazione riscontrato dal medico che questa mattina ha accertato le condizioni di salute dei lavoratori in presidio davanti Montecitorio.

 

RdB/USB Scuola ribadisce la sua solidarietà ai precari in lotta ed al contempo invita i colleghi ad interrompere lo sciopero della fame ed a passare a forme collettive ed organizzate di mobilitazione. La scelta dello sciopero della fame è infatti una forma dura ed estrema, non dettata dalla disperazione ma dalla volontà di rompere il silenzio intorno al mondo della scuola. Tuttavia l'esperienza insegna che tali azioni rischiano di divenire passerelle di un circo mediatico che accende e spegne le luci in base ai propri interessi.

 

RdB/USB Scuola è dunque lieta che Pietro Di Grusa, altro precario palermitano, abbia seguito il consiglio dei medici riprendendo a mangiare. A tale proposito RdB/USB Scuola considera vergognoso il silenzio del Ministro Gelmini la quale, nonostante questo sia il secondo digiuno in due anni attuato dai lavoratori palermitani, non ha accennato nemmeno un invito a terminare la protesta.

 

RdB/USB Scuola si rivolge pertanto a tutte le forze sindacali e politiche, affinché si facciano carico delle istanze del mondo della scuola attraverso mobilitazioni costanti ed articolate in tutto il paese, in modo di rendere di nuovo centrale il valore costituzionale del diritto allo studio. Invita inoltre tutti i lavoratori a rendere le convocazioni, i collegi docenti, le riunioni del personale ATA indetti ad inizio anno scolastico, un'occasione per rompere collettivamente il silenzio e l'arroganza di chi sta sfasciando tutto e mandando all'aria il sacrificio di intere generazioni.

 

 

 

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31 agosto 2010 - Apcom

Scuola/ Precario Palermo in sciopero fame ricoverato in ospedale
A Roma. Appello sindacato Rdb Usb a scegliere altre forme lotta

Roma, 31 ago. (Apcom) - Giacomo Russo, uno dei precari della scuola palermitani in sciopero della fame dal 16 agosto per protestare contro i tagli agli organici, è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale Santo Spirito di Roma a causa del grave stato di disidratazione riscontrato dal medico che questa mattina ha accertato le condizioni di salute dei lavoratori in presidio davanti Montecitorio. Lo rende noto RdB/USB Scuola che, in una nota ribadisce la solidarietà ai precari in lotta ed al contempo invita i colleghi ad interrompere lo sciopero della fame ed a passare "a forme collettive ed organizzate di mobilitazione". "La scelta dello sciopero della fame - spiegano - è infatti una forma dura ed estrema, non dettata dalla disperazione ma dalla volontà di rompere il silenzio intorno al mondo della scuola. Tuttavia l'esperienza insegna che tali azioni rischiano di divenire passerelle di un circo mediatico che accende e spegne le luci in base ai propri interessi". Pietro Di Grusa, altro precario palermitano, ha già seguito il consiglio dei medici riprendendo a mangiare. RdB/USB Scuola considera poi "vergognoso il silenzio del ministro Gelmini la quale, nonostante questo sia il secondo digiuno in due anni attuato dai lavoratori palermitani, non ha accennato nemmeno un invito a terminare la protesta" e si rivolge pertanto a tutte le forze sindacali e politiche, "affinché si facciano carico delle istanze del mondo della scuola attraverso mobilitazioni costanti ed articolate in tutto il paese, in modo di rendere di nuovo centrale il valore costituzionale del diritto allo studio. Invita inoltre tutti i lavoratori a rendere le convocazioni, i collegi docenti, le riunioni del personale Ata indetti ad inizio anno scolastico, un'occasione per rompere collettivamente il silenzio e l'arroganza di chi sta sfasciando tutto e mandando all'aria il sacrificio di intere generazioni".


31 agosto 2010 - Corriere.it

SCUOLA
Precario in sciopero della fame ricoverato per grave disidratazione
Giacomo Russo, insegnante palermitano in presidio a Montecitorio trasportato d'urgenza in ospedale. Il sindacato: trovare altre forme di lotta

ROMA - Giacomo Russo, uno dei precari della scuola palermitani in sciopero della fame dal 16 agosto per protestare contro i tagli agli organici, è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale Santo Spirito di Roma a causa del grave stato di disidratazione riscontrato dal medico che questa mattina ha accertato le condizioni di salute dei lavoratori in presidio davanti Montecitorio. Lo rende noto RdB/USB Scuola che, in una nota ribadisce la solidarietà ai precari in lotta ed al contempo invita i colleghi ad interrompere lo sciopero della fame ed a passare «a forme collettive ed organizzate di mobilitazione».
IL SILENZIO DEL MINISTRO - «La scelta dello sciopero della fame - spiegano - è infatti una forma dura ed estrema, non dettata dalla disperazione ma dalla volontà di rompere il silenzio intorno al mondo della scuola. Tuttavia l’esperienza insegna che tali azioni rischiano di divenire passerelle di un circo mediatico che accende e spegne le luci in base ai propri interessi». Pietro Di Grusa, altro precario palermitano, ha già seguito il consiglio dei medici riprendendo a mangiare. RdB/USB Scuola considera poi «vergognoso il silenzio del ministro Gelmini la quale, nonostante questo sia il secondo digiuno in due anni attuato dai lavoratori palermitani, non ha accennato nemmeno un invito a terminare la protesta» e si rivolge pertanto a tutte le forze sindacali e politiche, «affinché si facciano carico delle istanze del mondo della scuola attraverso mobilitazioni costanti ed articolate in tutto il paese, in modo di rendere di nuovo centrale il valore costituzionale del diritto allo studioi».
ANNO SCOLASTICO - Un inizio d’anno scolastico all'insegna della crescente protesta dei precari della scuola contro i tagli agli organici attuati dal governo: mercoledì i si riuniscono, come prassi, i collegi dei docenti di tutta Italia, ma il 15% dei prof (oltre 100mila) non saranno presenti perché devono ancora essere nominati dagli ex provveditorati (dove solo il 31 agosto saranno concluse le 10.000 immissioni in ruolo, oltre le 6.500 di personale Ata, decise dal governo ad agosto). L’attenzione è però sempre più focalizzata sulle contestazioni. In particolare sullo sciopero della fame, la protesta estrema più utilizzata per opporsi a migliaia di mancate conferme. I primi precari ad avviare il digiuno sono stati quelli di Palermo, seguiti da Taranto, Roma e Benevento. E mentre sui blog di settore si continuano a chiedere adesioni - "servono 20 docenti di altrettanti regioni - scrivono i precari - solo così potremo vincere il silenzio assordante delle istituzione" -, la lista si allungherà con l’avvio dello sciopero della fame anche a Milano e Pordenone.
CHI DIGIUNA - A Palermo a continuare il digiuno in via Praga, davanti l’Usp, dei tre supplenti che hanno iniziato a non alimentarsi due settimane fa, è rimasto solo Salvo Altadonna: Pietro Di Grusa, che si era sentito già male dopo alcuni giorni per la sua cardiopatia, ha dovuto mollare. Il terzo, Giacomo Russo, si è spostato a Roma. Malgrado le non buone condizioni di salute, Altadonna ha fatto sapere di volere continuare la sua protesta ad oltranza. E da alcune ore si sente meno solo: ieri sera è stato occupato il piano terra dell’Ufficio scolastico provinciale (ampliando la lista di Usp siciliani, dove già c’erano Caltanissetta, Enna, Trapani e Catania). Niente cibo ad oltranza anche per Alessandro Marescotti, presidente di PeaceLink: oggi si unirà a Rocco Altieri, l’insegnante di diritto, che dal 22 agosto ha avviato un digiuno "gandhiano" per sollevare l’attenzione dell’opinione pubblica nazionale sulla mancata formazione della prima classe del corso serale dell’istituto professionale Matteotti con indirizzi economico-aziendale e alberghiero. Un istituto superiore che da anni svolge, assieme al ruolo educativo, la funzione di accoglienza verso gli immigrati. E che secondo i docenti in sciopero il Miur avrebbe però intenzione di chiudere. Intanto, da venerdì la protesta è giunta anche a Roma: al termine del presidio-incontro organizzato dai precari siciliani, cui hanno partecipato alcune associazioni e sindacati, Giacomo Russo (che aveva da poche ore abbandonato la protesta di via Praga a Palermo) ha continuato il suo sciopero della fame. Con lui, a suo fianco, c’è un’insegnante di scuola primaria siciliana, Caterina Altamore, che dopo 14 anni di insegnamento a Palermo sarà costretta a spostarsi a Brescia.


31 agosto 2010 - Repubblica.it

Scuola, Rdb lancia la protesta "Non fate ore di straordinario"
L'invito rivolto a professori e bidelli per il ritardo nelle operazioni di assegnazione delle supplenze che rende ancora più diffile il ritorno sui banchi. Allarme all'Almma mater: solo la metà delle assunzioni di ordinari e docenti a contratto potrà andare in porto. E la Curia avverte: "Vigileremo sui sabotaggi all'ora di religione"

Bologna - Se non è boicottaggio, poco ci manca. E' sicuramente un'azione di disturbo e di distinzione quella che propone Rdb a insegnanti e bidelli della scuola bolognese: rifiutare le ore di straordinario e limitarsi al proprio mansionario e all'orario di servizio. Nulla di più. La protesta nasce dalla constatazione del grave ritardo nelle operazioni per l'attribuzione delle supplenze per "le tante incognite che la riforma delle superiori ha lasciato sull'imminente anno scolastico", come scrive il sindacalista Francesco Bonfini in una nota. La campagna sarà lanciato in ogni istituto in collaborazione con il Coordinamento precari della scuola: "Accettare lo straordinario nella scuola oggi vuol dire essere complici del licenziamento di decine di migliaia di lavoratori". Secondo il sindacato ci sarà un inizio d'anno ''con classi scoperte, scuole elementari a cui sono stati tolti insegnanti a cinque giorni dall'inizio dei lavori, intere materie non potranno essere insegnate, insegnanti di ruolo da vent'anni costretti a trovare un incarico per un anno perché la loro cattedra è stata soppressa nonostante l'aumento degli studenti, materie spezzettate per nascondere posti di lavoro, sfruttando il lavoro straordinario''. E il futuro dei precari è ancora più difficile. Emblematica, poi, la situazione degli Ata, ''che già lo scorso anno erano ampliamente sotto organico e che quest'anno non potranno garantire neanche l'apertura di diverse scuole, figuriamoci la sicurezza o la pulizia''. La Curia: "Sorveglieremo". Prima del suono della campanella, la Curia lancia un monito al mondo della scuola sugli insegnanti di religione: non discriminateli o sabotateli, è il messaggio, perché "rispettosamente sorveglieremo". Secondo don Raffaele Buono, direttore dell'Ufficio diocesano per l'insegnamento della religione cattolica (Irc), i docenti di religione sono stati negli anni passati bersagli di atteggiamenti "poco simpatici", come "moduli per la scelta consegnati al momento sbagliato; orari di lezione impossibili e discriminatori; tentativi di accorpamento delle classi; ostentato disinteresse da parte di qualche collega di altre discipline". Università, assunzioni a rischio. Dalle colonne del Sole 24 Ore arriva invece un allarme sul fronte ateneo: rischia di saltare quasi la metà delle assunzioni dei professori ordinari e associati vincitori dei concorsi banditi dall'Università di Bologna. L'indagine del quotidiano economico misura gli effetti del decreto Gelmini del 2008, quello che ha fissato le 'quote' per favorire l'ingresso dei ricercatori: secondo la disposizione, infatti, il 60% delle nuove assunzioni nelle Università deve essere riservato ai ricercatori, mentre i posti banditi per gli ordinari non possono superare il 10% del totale. E stando dunque a questi numeri solo la metà delle 17 assunzioni di ordinari potrebbe essere effettuata; tra associati e ordinari, invece, potrebbero saltare oltre il 40% dei posti a disposizione. Servono docenti in carcere. I kit di cancelleria sono stati donati dalla federazione dei cartolai e l'associazione dei commercianti, ma restano altre esigenze agli "studenti" del carcere della Dozza: cinque alfabetizzatori, una cattedra di Lingue per le detenute, e l'insegnamento dell'inglese per chi deve conseguire il diploma di licenza media. Attualmente l'organico di diritto è composto solo da cinque docenti di scuola media, che riescono a garantire non più di quattro corsi di licenza media in area pedagogica. Servono altre assegnazioni per assicurare le lezioni agli studenti: l'annos orso furono poco meno di 400.